Marocchina uccisa in casa a Mandrogne: uxoricidio?

Marocchina uccisa - forse uxoricidio

Ieri a Mandrogne, in provincia di Alessandria è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna marocchina. Secondo gli inquirenti potrebbe essere un caso di uxoricidio.
Gli investigatori che indagano sull’omicidio hanno deciso di fermare il coniuge della vittima, un operaio di 59 anni.

Era stato proprio il marito a denunciare il fatto: stando al racconto fornito alle forze dell’ordine, dopo essere rincasato alle 15 di ieri, l’operaio ha trovato in cucina, immobile e in una pozza di sangue, la moglie. Il marito ha aggiunto di essere ritornato a casa dopo alcuni giorni di lavoro fuori sede.

Ad insospettire i carabinieri sarebbero state alcune contraddizioni emerse nel corso del colloquio avuto con l’uomo: inoltre, esisterebbero dei testimoni che smentirebbero le circostanze presentate dal presunto uxoricida per chiarire la propria estraneità nella vicenda.
A quanto pare, il marito della vittima – a dispetto dello shock prevedibile in circostanze talmente tragiche – si sarebbe recato di persona in caserma per denunciare l’accaduto, senza optare per una telefonata né al pronto soccorso né agli stessi carabinieri.

Si cerca l’arma – Nell’attesa che emergano ulteriori particolari nel corso degli interrogatori, è da sottolineare come i sopralluoghi compiuti dalle forze dell’ordine non hanno per ora portato al ritrovamento dell’arma del delitto: stando alle prime perizie, la marocchina sarebbe stata colpita più volte con un’arma da taglio. L’omicida avrebbe agito nel corso della notte tra venerdì e sabato.