I rifiuti di Napoli non arriveranno di nuovo a Imola

Napoli - rifiuti

ORA è ufficiale: i rifiuti di Napoli non arriveranno di nuovo a Imola. A fugare ogni dubbio in merito è stata una nota della Regione diffusa ieri pomeriggio che indicava a chiare lettere il nome dello stabilimento in cui confluirà l’immondizia campana che l’Emilia-Romagna ha accettato di smaltire dalla settimana prossima.

Si tratta di Ostellato (Ferrara), che riceverà in tre mesi cinquemila tonnellate di frazione ‘umida’, separata dalla ‘secca’ già smaltita in discarica in Campania, che verrà trasformata in compost. Lo stesso tipo che solo l’inverno scorso è arrivato a Imola, nel sito di via Pediano.
CINQUE mila tonnellate di rifiuti umidi dalla Campania arriveranno in Emilia-Romagna a partire dalla prossima settimana. «Tutto il sistema regionale si fa carico del problema — sottolinea il presidente Vasco Errani — e lo fa in un quadro di cooperazione interistituzionale chiaro, con il riconoscimento da parte del Governo dell’emergenza nazionale, e con responsabilità definite, in cui è stata decisa anche la realizzazione di nuove discariche e impianti in Campania». Le cinquemila tonnellate, pari allo 0,2 per cento della produzione totale annua regionale, saranno sì smaltite a Ostellato, ma per non sovraccaricare quell’impianto altrettante tonnellate umide ferraresi verranno lavorate da altri siti emiliano-romagnoli. «Come fu per Imola a sua tempo — commenta il sindaco Daniele Manca —. Il sistema di solidarietà in regione sarà gestito autonomamente da Hera che, nel nostro caso, dovrà rispettare il tetto massimo di 200mila tonnellate all’anno».
SECONDO il sindaco infatti si tratterebbe ancora una volta di un’operazione a saldo zero, ossia «che non ‘mangia’ la capienza della nostra discarica — spiega —. I conferimenti nelle discariche oggi sono calati rispetto alle capacità annue. Il decreto poi non prevede alcuna apertura di nuove discariche né atti per contrastare la criminalità organizzata che ci sta dietro». Stavolta i camion in arrivo a Pediano non subirebbero gli stessi controlli dell’Arpa di quest’inverno e il Comune non incasserebbe un euro in più.

Per Giuseppe Palazzolo (Per Imola) è «positivo che non sia stata scelta Imola di nuovo, ma non si risolve il problema di Napoli. Il rischio che l’emergenza si ripresenti in futuro è alto». Chiede invece delucidazioni sui rifiuti che arriveranno in città Simone Carapia (Pdl). «Non vorremmo dover smaltire le cinquemila tonnellate di immondizia di Ostellato — dice —. Serve un piano chiaro e una comunicazione immediata da parte di chi governa». Invece per Riccardo Mondini (Ucd) le cose non cambiano: «Sull’etichetta non c’è scritto Napoli, ma alla fine smaltiamo pattume non nostro. Chi ci guadagna in tutto questo? Non i cittadini, che però stanno zitti. Se Napoli non fa le discariche, tra due mesi siamo da capo».

CRISTINA DEGLIESPOSTI

www.ilrestodelcarlino.it/imola/cronaca/2011/07/09/540539-rifiuti_napoli.shtml