4 giu – Sara’ Enrico Bondi il commissario straordinario chiamato a guidare l’Ilva per i prossimi 36 mesi. Lo ha confermato il ministro per gli Affari Regionali, Graziano Delrio, lasciando palazzo Chigi al termine del Cdm di questo pomeriggio. Il commissario dovra’ predisporre in 60 giorni il piano
dell’Ambiente dell’Ilva, ha spiegato poi il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Soddisfatto soltanto a meta’ il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: ”Il Commissariamento dell’Ilva, per come annunciato dal Governo, e’ un risultato importante, e’ il necessario punto di svolta che puo’ consentire di avviare concretamente ed efficacemente il risanamento del grande siderurgico tarantino. Inquinatori, bonificatori, risanatori non possono essere tutti nello stesso mazzo”.
E aggiunge: ”Per questo la nostra proposta dinanzi ai nuovi provvedimenti giudiziari e’ stata proprio quella del Commissariamento, una proposta suffragata dai giudizi del Garante e cresciuta nella consapevolezza collettiva dell’inaffidabilita’ della proprieta”’. Ma per Vendola ”a maggior ragione lascia l’amaro in bocca la scelta, annunciata dalle agenzie di stampa, di nominare nel delicato ruolo di Commissario il Dott. Enrico Bondi che e’ attualmente Amministratore delegato dell’azienda nominato dalla famiglia Riva. Non portare alle estreme conseguenze la rottura col passato a me sembra una scelta di compromesso politico, sbagliata anche perche’ Taranto e’ oggi una citta’ estenuata, vulnerabile, bisognosa di tornare a credere nello Stato. I parlamentari pugliesi che hanno disertato la riunione da me convocata nella giornata di ieri hanno perso l’occasione per comprendere quanto fosse necessario alzare la bandiera di un vero e profondo cambiamento, di forma e di sostanza”. ”Una possibile pagina di futuro viene scritta solo a meta’ perche’ c’e’ un passato assai pesante che impedisce alla politica di agire con maggiore coraggio. Sia consentito a me di dire tutta la mia delusione” conclude Vendola.
FEDERACCIAI PROTESTA – ”Il provvedimento preso oggi dal Consiglio dei Ministri in merito alla questione ILVA ci pare francamente sbagliato e sproporzionato, non tanto e non solo in riferimento alla vicenda di Taranto, ma perche’ per risolvere un problema di enorme complessita’ rischia di fare un disastro”. Cosi’ Antonio Gozzi, presidente dei siderurgici italiani commenta a caldo la decisione del Governo di commissariare l’Ilva. ”La norma – precisa Gozzi – crea un pericolosissimo precedente perche’ vale per tutti i siti di interesse nazionale, che fino a oggi sono tutte le fabbriche con piu’ di 200 addetti, vale a dire tutta la media e grande impresa nazionale. Ognuna di queste fabbriche da oggi rischia di essere commissariata non per decisione di un Giudice, ma soltanto per contestazioni di violazione di norme ambientali effettuata da un PM ‘inaudita altera parte”’. ”Le previsioni contenute nella legge 231 – prosegue Gozzi – in particolare relative all’AIA e alla gestione della stessa da parte del Ministero, vengono abrogate, rimettendo di fatto nuovamente nelle mani dei PM le decisioni relative a far funzionare o meno una fabbrica industriale”. ”Mi auguro – conclude il presidente di Federacciai – che il Governo e il Parlamento si rendano conto del rischio al quale il decreto emanato espone il nostro sistema industriale e, pur nell’urgente necessita’ di risolvere il problema dell’Ilva, vogliano affrontare la questione con il necessario e doveroso equilibrio istituzionale e senza una cosi’ palese violazione dei diritti della libera impresa”. int