30 magg – Il disegno di “Legge europea 2013” apre i posti pubblici ai cittadini stranieri che hanno la carta di soggiorno e ai rifugiati. Il testo, firmato dal governo Monti, ha iniziato in questi giorni il suo iter in Parlamento Roma.
Concorsi pubblici aperti quindi agli immigrati che hanno in tasca la carta di soggiorno. Non potranno diventare magistrati o militari, che devono essere italiani, ma anche se sono cittadini stranieri non si potrà impedire loro di fare gli insegnanti, i medici o gli impiegati statali.
Tra le altre cose, il ddl in eame modifica le “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” (d. lgls.165/2001), secondo le quali, già oggi, “possono essere cittadini degli Stati membri dell’Unione europea possono accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale”.
Nel disegno di “legge europea 2013” si allarga questa possibilità “ai loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente”. Ma anche “ai cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria”.