21 magg – Quelle di Mario Borghezio su Cecile Kyenge sono ”esternazioni inaccettabili ed una vergogna” per il Parlamento Ue. Lo ha detto ”a titolo personale” il presidente Martin Schulz in una dichiarazione in apertura dei lavori della plenaria a Strasburgo. Schulz ha ricordato che ‘‘una petizione firmata da 130.000 persone” chiede sanzioni contro il leghista. Il regolamento non le permette ma il caso, ha aggiunto Schulz, e’ stato discusso con procedura straordinaria dalla Conferenza dei presidenti.
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“Non sono razzista, aveva detto Borghezio – ma non intendo piegarmi al politicamente corretto che ci impone di dire che va bene qualunque stupidaggine venga detta da una persona solo perché e’ di colore. Con tutto il rispetto per la persona, mi sembra inadeguata al ruolo delicato e importante di ministro per l’Integrazione, cosa a cui crediamo molto, tanto che il Comune di Treviso, governato dalla Lega, è quello dove è avvenuta meglio. Questo ministro venga in Veneto, venga a Treviso a imparare come si fa integrazione”.
Borghezio, dopo la nomina della Kyenge a ministro dell’integrazione, ha parlato di “Governo del bonga bonga”, apostrofando provocatoriamente la scelta del medico italo-congolese “con l’espressione da casalinga” come una “scelta del cazzo”.
Dopo aver affermato di essere stato ”avvicinato da numerosi colleghi” dopo i commenti fatti da Borghezio sulla nomina di Cecile Kyenge, Schulz ha riferito di aver informato l’organo che riunisce i capigruppo delle forse politiche presenti in Parlamento di non ”avere gli strumenti disponibili” per eventuali sanzioni o per chiedere le dimissioni dell’eurodeputato leghista, che fu invece censuerato due anni fa per le sue esternazioni dopo le stragi di Oslo e Utoya da parte del fanatico xenofobo nervegese Anders Breivik.
”Spetta alle autorita’ italiane determinare se c’e’ stato un reato” ha detto Schulz, che pero’ ha riferito di aver ”condiviso con i capogruppo” la sue considerazioni su quelle che ”considero personalmente come esternazioni inaccettabile e vergognose per la nostra casa”.
La conferenza dei presidenti, ha aggiunto Schulz, ha deciso di esaminare una registrazione dell’intervista, riservandosi di ”condannare le osservazioni, se del caso, con una dichiarazione congiunta”.
Schulz ha infine espresso ”solidarieta”’ al ministro italiano dell’immigrazione.
I tedeschi hanno davvero rotto i coglioni! Ormai comandano e decidono loro su tutto, per tutti e sempre. A casa nostra non siamo più padroni neppure di decidere cosa mangiare a mezzogiorno.
Ma usciamo dall’Europa e dall’euro e ritorniamo a vivere bene!