5 magg – Boldrini: porre limiti all’uso del corpo delle donne nella pubblicità
La responsabilità, tuttavia, non è solo dello Stato, della comunità ma anche di strategie di comunicazione pericolose. «È necessario porre limiti all’utilizzo del corpo delle donne nella comunicazione – afferma ancora Boldrini -. È inaccettabile che ogni prodotto venga veicolato attraverso il fisico femminile. Le multinazionali fanno queste pubblicità con le donne solo in Italia e non in altri Paesi. Una donna oggettivizzata, resa cioè oggetto, la si tratta come si vuole e la relativa violenza è a un passo».
Quindi, secondo la presidente della Camera, la colpa della violenza non è degli uomini privi di autocontrollo e di rispetto, ma delle donne che accettano di prestare il loro corpo alla pubblicità. Insomma la Boldrini, almeno apparentemente, la pensa come i talebani.
Piu’ meno lo stesso concetto fu espresso tempo fa da un prete, Don Piero, il parroco di San Terenzo, nel comune di Lerici, provocando una valanga di critiche e indignazione.
Da repubblica
don Piero Corsi si scaglia contro le donne e le loro “responsabilità” nel caso di omicidi, stupri e violenze sessuali. La tesi è semplice: “Colpa della donna che provoca con abiti succinti”. Il documento è un estratto dalla lettera apostolica ‘Mulieris dignitatem’ commentata dall’editorialista del sito Pontifex.it
Nel documento si legge, testualmente: “Femminicidio: le donne facciano autocritica, quante volte provocano?” o, ancora: “Possibile che in un sol colpo siano impazziti tutti?” “cadono nell’arroganza e si sentono indipendenti” o, ancora: “Donne e ragazze in abiti succinti provocano gli istinti, facciano un sano esame di coscienza: forse ce lo siamo andato a cercare”.
La reazione più accesa alle parole del sacerdote viene dal presidente di Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli: “Intervenga subito il Papa e il vescovo di La Spezia e sia rimossa quella dannata lettera”. “Questo messaggio è una vera e propria istigazione a un comportamento violento nei confronti delle donne perché si offre un’inaudita motivazione ad atti criminali contro di esse.”
Ora aspettiamo, forse inutilmente, le critiche alla Boldrini.
Vergognoso. Adesso la colpa delle donne è di essere tali! Da quanto ho letto, parrebbe che la violenza contro le donne sia causata da loro stesse, cioè dal semplice fatto di essere femmine, attraenti e di cercare di sopravvivere lavorando onestamente come modelle, attrici, show girls. Pazzesco. Io ritengo che una persona, maschio o femmina che sia, abbia diritto al rispetto ed alla libertà, indipendentemente dal fatto che sia poco vestita o che sia più o meno attraente.
Qui da noi, in Europa, si deve rispetto all’individuo. Diversamente, arriveremo alla giustificazione della violenza contro le donne come nel mondo islamico, dove la femmina è un essere impuro e peccaminoso, che vale meno di una pecora e che dev’essere incartata in un burqua e velata affinchè l’uomo (bestiale) non sia autorizzato a stuprarla.
No, così non dev’essere.