21 apr – Quando leggerete questo post penserete ad un pesce di aprile in ritardo o ad uno scherzo di dubbio gusto. E invece no è tutto vero, la Grecia sta preparando campi militari (o meglio campi di concentramento) per confinare i “debitori dello stato”.
Come noto centinaia di migliaia di Greci hanno esportato capitali o li hanno trasformati in contanti (e metalli preziosi) in questi 4 anni, in pratica si sono spossessati del loro patrimonio in Grecia in modo da affrontare la bancarotta. Risultato: ci sono centinaia di migliaia di Greci che devono soldi allo Stato ma che risultano insolventi e non hanno patrimonio aggredibile dallo Stato Greco.
La Soluzione Finale Greca: Il campo di concentramento per i debitori!
Il Governo Greco sta adattando un campo di addestramento militare vicino alla prefettura di Attica per “ospitare” i Greci insolventi! L’idea è quella di creare delle quasi-prigioni ovvero luoghi non così duri come la prigione (su questo è legittimo qualche dubbio) ma che comunque limitano la libertà dei cittadini.
Dovete sapere che a Febbraio scorso in Grecia è entrata in vigore una legge che impone il carcere per i debitori dello stato:
[box]Debts and Prison Penalties
Un debitore (dello Stato) che ha come debito;
5,000 euro può andare in prigione fino a 12 mesi
10,000+ euro – almeno 6 mesi
50,000+ euro – almeno un anno
150,000+ euro – almeno 3 anni
Oppure può decidere di rateizzare in 48 mesi, ma se salta una rata arriva la camionetta delle SS ooops volevo dire della polizia per portarti al campo di concentramento.[/box]
Formalmente il campo di concentramento vicino ad Attica viene costruito per offrire una “prigione più umana” ai debitori dello Stato, separandoli da assassini, spacciatori, stupratori, pedofili…. io però avrei qualche dubbio che ci sarà differenza anzi.
Non fatevi illusioni, Presto in Italia. Delocalizzate anche voi stessi se potete.
Fonte rischio calcolato
Perché la recessione economica e l’aggraviamento fiscale ricade sempre sui dipendenti pubblici e sui pensionati? Questi ultimi, oltre a non avere un assegno indicizzato dal 2009, rischiano di vedersi sottratta dal 2015 la pensione che “essi si sono pagati” con 39 anni di contributi. Se si verificherà ciò sarà guerra civile. Lo insegna la storia: un popolo esasperato recupera i suoi istinti belluini.