Il draconiano modello Cipro potrebbe venire esteso anche ad altri paesi in crisi economica. E’ questa la paura che circola in diverse capitali dell’eurozona, a cominciare da Atene.
1 apr – Secondo una recente inchiesta, la maggioranza dei greci teme di vedersi tassare i depositi bancari, dopo aver già pagato conti salatissimi:
“Ho perso il mio lavoro, a mia moglie continuano a tagliare lo stipendio. Un primo taglio qualche mese fa e ancora continuano. Le spese da affrontare sono almeno il 60 per cento più che le entrate. Non possiamo continuare cosi, e io non so cosa fare. Forse cercheremo di andare in un altro paese”.
Proprio la ripresa dell’emigrazione è una delle conseguenze più dirette della crisi. Ma per gli economisti un clima del genere spinge alla fuga anche i capitali. Il modello Cipro diffonde sfiducia anche tra gli investitori.
Intanto le previsioni si correggono al ribasso. I correntisti ciprioti con più di 100.000 euro rischiano di rimetterci almeno il 60 per cento, il doppio di quanto annunciato in precedenza da Bruxelles.