Sarebbe l’asso nella manica cui starebbero pensando i ministri delle finanze delle economie industrializzate per scongiurare un effetto domino in Europa, nell’ipotesi di un default della Grecia.
Secondo rivelazioni del Sunday Times, avrebbe preso forma durante i lavori del Fondo Monetario Internazionale l’idea di potenziare il fondo “salva Stati” che passerebbe cosi’ da 440 a 3 mila miliardi. In questo modo, sarebbe possibile sia ricapitalizzare le banche europee vulnerabili sia pilotare il default della Grecia limitandone il contagio.
Nessuna conferma ufficiale e’ arrivata a questa ipotesi, eccetto le indicazioni fornite da Gerard Lyons, capo economista della Standard Chartered: “La questione non e’ piu’ se la Grecia andra’ in default, quanto assicurare che ci sia la potenza di fuoco finanziaria per far fronte a un default e assicurare che il contagio non si diffonda attraverso l’Eurozona quando succedera’”.
Su questa linea, anche il capo del dipartimento europeo dell’Fmi, Antonio Borges, secondo cui e’ “molto importante” che la Bce e il Fondo ‘salva-Stati’, l’Efsf, agiscano congiuntamente, mentre il membro del board della Bce Lorenzo Bini Smaghi ha sottolineato la necessita’ di “rafforzare il ruolo del Fondo europeo ‘salva Stati’ e far si’ che diventi uno “strumento efficace” per garantire liquidita’ sui mercati.
AGI