7 mag – E’ emergenza energia in Grecia a causa della mancanza di liquidita’ nel mercato del settore ed il governo ad interim è impegnato da alcuni giorni in una vera e propria corsa contro il tempo per scongiurare che il Paese resti al buio: si sta cercando infatti disperatamente di evitare un blak out energetico che proprio i problemi di finanziamento del settore potrebbero provocare.
A lanciare l’allarme e’ stato Haris Sachinis, presidente e amministratore delegato della Depa, secondo il quale il deficit dell’azienda che gestisce il mercato elettrico greco (Lagie) ha gia’ raggiunto i 400 milioni di euro e continua a crescere. Secondo Sachinis, se non si corre subito ai ripari, un black out e’ possibile da un giorno all’altro.
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I ministri delle Finanze, Giorgos Zannias, e dell’Ambiente ed Energia, Grigoris Tsaltas, hanno incontrato venerdi’ i rappresentanti di tutte le parti coinvolte nel mercato dell’energia, tra cui l’Azienda elettrica pubblica (Ppc).
Dall’incontro e’ emerso il rischio immediato di un “effetto domino” sulle imprese del settore energetico con conseguenze inimmaginabili per l’economia del Paese.
Nella lettera inviata alla Rae, la Depa ha evidenziato la propria incapacità di pagare (perche’ non ha liquidi) quanto deve ai propri fornitori stranieri, fra cui la turca Botas, la russa Gazprom e l’italiana Eni. La Depa, si sottolinea nella missiva, avra’ bisogno di almeno 100 milioni di euro in contanti per pagare la Botas entro il 15 giugno e la Gazprom entro il 22 dello stesso mese. Qualora la Depa non fosse in grado di trovare questo denaro entro il 14 giugno, chiederà alle banche di rinunciare alle garanzie dei produttori privati di energia e smettera’ di rifornire di gas i loro impianti, cosa che li portera’ alla bancarotta provocando ancora maggiori problemi alle forniture energetiche del Paese. ansamed