“La lingua biforcuta dei potenti”, PIAZZA LIBERTA’: intervento di Lidia Sella

PIAZZA LIBERTA’, intervento di Lidia Sella  – giornalista, scrittrice, poeta – estratto dalla puntata di di sabato 15 giugno 2024

Lidia Sella, già ospite della trasmissione qualche tempo fa, aveva presentato al pubblico di Piazza Libertà un suo graffiante articolo intitolato Europa Tiranna, in cui spiegava come le élite ingannino e vessino le masse. Le lobby mondialiste, infatti, si fingono vicine alla gente ma in realtà agiscono contro l’interesse dei popoli.
Questa volta, ha letto ”La lingua biforcuta dei potenti”, una sua riflessione circa il corpus di strategie che le oligarchie adottano per piegare i sudditi al proprio volere.

La lingua biforcuta dei potenti
di Lidia Sella, Milano, primavera 2024

Gli oligarchi del Nuovo Ordine Mondiale si celano sotto il manto di un’ingannevole democrazia.
Fingono che gli Stati europei siano sovrani.
Inscenano il pluralismo dei partiti, per nutrire nei sudditi l’illusione di poter scegliere.
Incantano l’elettorato con mirabolanti promesse, sistematicamente disattese. E aggirano persino l’esito dei referendum.
Istituiscono commissioni d’inchiesta che non hanno mai svelato alcuna verità, altrimenti ne sarebbe emerso l’imbarazzante coinvolgimento dei servizi segreti (CIA, Mossad, MI 6).
Condannano il colonialismo. Salvo quando a esercitarlo siano la NATO, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Francia, Israele…

Ma perché “i padroni del mondo”, come li ha definiti Avram Noam Chomsky, sono così ipocriti?
Azzardo un’ipotesi.
I grandi burattinai lavorano alla costruzione di una società distopica, contraria all’ordine naturale delle cose. Se dichiarassero le loro autentiche intenzioni, l’opinione pubblica non li seguirebbe. Da provetti giocolieri della menzogna, hanno perciò allestito un ingegnoso Truman Show di portata planetaria.
Gesù ci aveva avvertiti: “Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore ma dentro son lupi rapaci.” Casualmente, lo stemma della Fabian Society raffigura proprio un lupo travestito da agnello. E “vili affaristi” del calibro di Bill Gates e George Soros non si sono del resto fregiati del titolo di benefattori?

Qual è allora la sorgente di tanta doppiezza?
I signori del denaro e dell’impostura hanno preso lezioni dai gesuiti? Soffrono di sindrome bipolare? Sono seguaci di Satana? O, più semplicemente, obbediscono a precetti religiosi del tipo: “Il nome di Dio non è profanato quando un ebreo mente a un cristiano.” (Talmud, Abha Kama 113b); “ Gli ebrei devono sempre cercare di imbrogliare i cristiani” (Zohar I, 160a); “Non è permesso derubare un fratello, ma è permesso derubare un non ebreo.” (Baba Metzia, 61a). Chissà… Addentrarsi nel ginepraio rabbinico sull’esegesi delle norme ebraiche è poco prudente. Tuttavia nessuno potrebbe negare che le lobby cosmopolite siano specializzate in lavaggi del cervello.

Ritorno al Mondo Nuovo, uscito nel 1958 a firma del massone Aldous Huxley, mentore di Orwell, ne è una riprova. Citiamo testualmente.
“È chiaro che un governo del terrore […] funziona meno bene del governo che, con mezzi non violenti, manipola l’ambiente, i pensieri e i sentimenti dei singoli […]”. “Forze impersonali, da noi incontrollabili, […] nell’interesse di una minoranza, lavorano per irreggimentare la società e centralizzare il potere”. “Una crisi permanente giustifica, da parte del governo centrale, il controllo su tutto e su tutti. E proprio una crisi permanente dobbiamo attenderci in questo mondo dove l’eccesso di popolazione rende quasi inevitabile la dittatura…”. “Le Costituzioni non si abrogheranno, rimarranno elezioni e Parlamenti. Ma la sostanza, dietro le quinte, sarà un nuovo tipo di totalitarismo non violento […] Radio e giornali continueranno a parlare di democrazia e libertà. Intanto l’oligarchia al potere, con la sua addestratissima élite di soldati, poliziotti, fabbricanti del pensiero e manipolatori del cervello manderà avanti lo spettacolo a suo piacere”.

Formidabile strumento di controllo della realtà è il bipensiero, che nel romanzo 1984, uscito nel 1949, George Orwell ci illustra con chiarezza:“Funziona così: credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciano le menzogne più artefatte; ricorrere all’uso della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell’atto di rivendicarla; essere pienamente consapevoli nell’indurre inconsapevollezza”.

Gustave Le Bon, in Psicologia politica, pose le basi della moderna demagogia già nel 1910: “La docilità delle masse è estrema quando le si sappia guidare”. “Soltanto in apparenza governano le moltitudini”.”La grammatica della persuasione serve soltanto per creare opinioni e credenze. Da tali opinioni e credenze deriva l’enorme maggioranza delle nostre azioni. Chi le fa nascere è il nostro vero padrone”.

Nel 1928 Edward Bernays, di famiglia ebraica, nipote di Sigmund Freud, affrontò analoghe tematiche in Propaganda. L’arte di manipolare l’opinione pubblica. Eccone qualche stralcio: “La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni delle masse è un elemento fondamentale nella società democratica.“ “Uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare governano i nostri corpi, modellano le nostre menti, forgiano i nostri gusti, suggeriscono le nostre idee”. […] “La propaganda è il braccio esecutivo del governo invisibile”.

Il filosofo ebreo tedesco Günther Stern, più noto con lo pseudonimo di Günther Anders, nel saggio del 1956 L’uomo è antiquato, ha svelato come funziona la fabbrica del consenso:
“Quanto più totale è un potere, tanto più muto il suo comando.
Quanto più muto un comando, tanto più naturale la nostra obbedienza. Quanto più naturale la nostra obbedienza, tanto più assicurata l’illusione di libertà.
Quanto più assicurata l’illusione di libertà, tanto più totale il potere”.

Mediante raffinati metodi di persuasione occulta è insomma possibile alterare la percezione, il giudizio, i comportamenti, la coscienza.
Nel perseguire il traguardo dell’omologazione mondialista, i laboratori di scienze sociali, Istituto Tavistock in testa, fabbricano cavalli di Troia per sovvertire tradizioni millenarie, scardinare consuetudini, annacquare la civiltà, sciogliere il nucleo etico della società.
I cavalieri dell’Apocalisse agiscono con perizia, lucidità, tenacia e risorse quasi illimitate. Hanno introdotto il consumismo, l’aborto, il divorzio. E poi gli Erasmus studenteschi e il nomadismo aziendale, utili a spezzare i legami famigliari. Hanno inoltre puntato su droghe, industria pornografica, dissoluzione del principio di autorità… E adesso ci bombardano con armi subdole come “il politicamente corretto”, la cancel culture, la rivoluzione woke, l’ideologia gender. Strumenti atti ad annientare l’istinto di procreazione, il buon senso avito, l’orgoglio della stirpe, l’anelito verso la spiritualità. Veleni ideologici che inducono angoscia, frustrazione, smarrimento, dissonanza cognitiva. Al punto da minare la compattezza, l’armonia, la sopravvivenza stessa di una collettività.

Il nostro nemico è vile. E astutissimo. Da quasi ottant’anni, ci tende trappole insidiose. Che però noi potremmo evitare. Se solo la smettessimo di credere a tutte le sporche menzogne che i politicanti ci rifilano. Sènza tregua. Né vergogna alcuna. Come nella recente farsa delle consultazioni per il Parlamento Europeo, istituzione che in sostanza non ha neppure la facoltà di legiferare.

PIAZZA LIBERTA’ è il programma di informazione condotto da Armando Manocchia che va in onda ogni sabato alle 20,30 su BYOBLU CANALE 262 DT CANALE 816 SKY CANALE 462 TIVUSAT

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