“Sarà che non faccio parte del club dei “tutti pazzi per Mario Draghi – scrive Barbara Lezzi su Facebook – ma se questo deve essere il M5S, dopo quello raccontato oggi da Di Maio, possiamo tranquillamente dire che fino ad ora abbiamo scherzato, giocato o forse tradito“. Ma il post della Lezzi alimenta i “mugugni” della base: diversi i commenti in cui gli utenti si smarcano dalla posizione della senatrice.
“Gli errori di valutazione commessi ai tempi del Conte I durante il quale si sprecarono gli attestati di stima, fiducia ed amicizia per Salvini, hanno insegnato poco o niente. Forse semplicemente perché è preferibile assecondare il potere per prendersene un pezzetto per sé. Ci si sente realizzati ad avere in rubrica i numeri di telefono di quelli che “contano”, che siano gli uni o gli altri poco importa. L’ambizione è ridotta all’orizzonte di una scrivania e la lezioncina di politica si ferma nei confini pomiglianesi”, scrive Lezzi, tra i principali detrattori dell’alleanza M5S-Pd in Puglia.
Il post incassa subito centinaia di commenti. E in tanti si ribellano alla posizione della Lezzi. “Stai solo facendo male al Movimento”, scrive Paola. “Trovi i punti d’incontro e non quelli di scontro. Questo paese ha bisogno del M5S e ha bisogno di intelligenze sopraffini come la sua”, media Antonio. “Alza la cornetta e chiama Di Maio se hai qualcosa da dirgli. Stai dando cibo ai leghisti e non. Sembri Michele Giarrusso, veramente siete stancanti”, è la protesta di Marzia. “Non mi sembra che Di Maio detto cose fuori dal mondo”, incalza Vincenzo.
Tra gli utenti c’è anche chi difende la senatrice. “Una luce nella notte, finalmente qualcuno lo dice a chiare lettere”, scrive Marcella. “Ma come fai a rimanere in questa costola, anzi metastasi del Pd?”, chiede Max. “Da quando Di Maio si è “tolto la cravatta” sembriamo dei burattini in mano al Pd”, aggiunge Antonio. E Mauro, infine, riassume: “il vero tradimento è aver rimandato gli Stati Generali”. ANSA
Qu’est-ce que la liberté ? Une idéologie marxiste..
La liberté vous rendra libre de l’esclavage et nous poussent à nous aimer tel que nous sommes dans le regard d’un frère d’une soeur…Mon prochain différent mais complémentaire. “Ensemble nous sommes + forts, solidaires dans le même combat”..Vivre dans le respect de nos différences qui doivent nous unir pour un monde meilleur pour nos enfants qui feront à leur tour “mieux que nous” à condition que nous leur en donnions les moyens, et l’exemple par la transmission de valeurs humaines et spirituelles et religieuses qui nous tiennent à coeur, le fondement de toute vie qui nous vient de Dieu et qui retourne à Dieu