In possesso di regolare permesso di soggiorno e ospite del centro d’accoglienza messo in piedi da Don Massimo Biancalani, un pusher nigeriano è finito in manette durante la mattinata dello scorso sabato 20 giugno dopo che da tempo le forze dell’ordine seguivano i suoi spostamenti.
Dopo essersi fermati lungo via dello Spartitoio, i poliziotti hanno visto il nigeriano avvicinarsi ai tossicodipendenti in sella alla sua bici. Resosi conto della presenza degli agenti, tuttavia, il nigeriano ha subito cercato di fuggire dal posto e far perdere le proprie tracce: per farlo non ha neppure esitato a passare col semaforo rosso in viale Adua. Un tentativo rivelatosi del tutto vano, dato che gli uomini della questura sono riusciti in breve a raggiungerlo ed a bloccarlo. Occultati all’interno del manubrio tre involucri contenenti altrettanti dosi di eroina, pronte per essere spacciate.
Ciò che è più grave, tuttavia, è il fatto che, stando a quanto riferito da “Il Tirreno”, il nascondiglio utilizzato dal 27enne per occultare il materiale per il confezionamento delle dosi di droga da rivendere, oltre a qualche oggetto rubato, era all’interno di un confessionale di Vicofaro. Lo stesso Don Massimo Biancalani avrebbe riferito agli inquirenti che da tempo quel confessionale era chiuso e le chiavi dello stesso risultavano irreperibili.
Il nigeriano è stato quindi tratto in arresto e trasferito dietro le sbarre del carcere pistoiese di Santa Caterina in Brana, dove resta a disposizione degli inquirenti. […]
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