In questo Paese si scarcerano i criminali per mettere dentro gli agenti

di colonnello Salvino Paternò – – Finalmente qualcuno inizia a pagare per la catastrofe carceraria dei mesi scorsi!
Era impensabile che non ci fosse ancora alcun responsabile per quelle incredibili vicende che hanno sdegnato la popolazione, suscitando rabbia e sgomento. Sono ancora vividi i ricordi delle violente rivolte scoppiate in simultanea in tutto il territorio nazionale.
Strutture carcerarie messe a ferro e fuoco, evasioni di massa, agenti penitenziari feriti o presi in ostaggio, decine di detenuti morti per overdose dopo aver saccheggiato le infermerie, danni incalcolabili.
Un cataclisma di proporzioni epiche!

Ma ancor più rabbia e sdegno ha suscitato la successiva scarcerazione di centinaia di assassini e mafiosi, presumibili registi delle rivolte. Un’evasione legalizzata che non ha precedenti in tutta la storia italiana!
“Può mai essere che nessuno paghi per tutto ciò?”, ci siamo chiesti ossessivamente.
Ebbene, finalmente abbiamo dei responsabili!
No, non è il ministro della giustizia che durante tali disastri interpretava abilmente il ruolo del bell’addormentato nel bosco (vabbe’… diciamo “addormentato” e basta).
Non è neanche il capo del DAP che, pur dimessosi, è stato riciclato seduta stante in una delle tante task force governative (tanto, uno in più, uno in meno non ci fa caso nessuno).

Gli unici colpevoli individuati dalla nostra solerte magistratura sono… 44 agenti di polizia penitenziaria!
Gli agenti del carcere di santa Maria Capua Vetere sono additati quali autori di presunte violenze ed immancabili torture ai danni di detenuti a seguito delle rivolte.
D’altronde, tra evasioni e scarcerazioni qualcuno dentro bisogna pur rimettercelo, altrimenti come si giustifica l’esistenza delle strutture.

E in questo paese alla rovescia pare logico scarcerare i criminali per metter dentro gli agenti di polizia.
Insomma… quando il crimine impera, il posto degli onesti è la galera