Durante un raid in una scuola, la polizia nigeriana ha salvato oltre 300 persone – in gran parte bambini – detenute in “condizioni disumanizzanti”. Lo ha confermato alla CNN il portavoce della polizia della città di Kaduna, Yakubu Sabo.
Il proprietario ha detto alla polizia che gestiva una scuola islamica per riformare gli studenti, tuttavia, la polizia ha affermato che non ci sono prove che la scuola fosse effettivamente utilizzata come struttura religiosa.
Uomini e ragazzi, alcuni di appena 13 anni, sono stati liberati dopo che la polizia ha appreso che i bambini venivano tenuti in catene in una scuola nella città settentrionale di Kaduna, ha detto Sabo. Kaduna si trova 150 chilometri (circa 93 miglia) a nord della capitale della Nigeria, Abuja.
Sei insegnanti e il proprietario della scuola sono stati arrestati e interrogati dalla polizia. La CNN ha chiamato la scuola in cerca di commenti ma nessuno ha risposto al telefono.
Sabo ha detto che alcuni degli uomini sono stati incatenati e tenuti prigionieri in uno spazio molto limitato, aggiungendo che gli uomini “non erano violenti” e “non c’era motivo per cui avrebbero dovuto essere tenuti in un posto simile”.
Alcuni dei prigionieri, in particolare i bambini, hanno cicatrici sui loro corpi e hanno detto alla polizia di essere stati abusati sessualmente nella scuola e secondo il portavoce “Avevano cicatrici e alcuni segni di tortura e violenza”.
La polizia sta lavorando con le autorità statali per riunire uomini e ragazzi con le loro famiglie.
Alcuni dei detenuti, che provenivano da paesi vicini, tra cui Burkina Faso e Mali, hanno affermato di essere stati portati nella scuola dai loro genitori.