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Non vince mai, Emma Bonino: la sua +Europa resta infatti fuori dal Parlamento europeo, raccogliendo al voto appena il 3,09% (lo sbarramento è al 4%). È ormai dalle Europee di 20 anni fa – quando con Marco Pannella prese l’8% – che la Bonino non riesce mai ad eleggere un candidato: né alle Europee del 2009, né alle regionali in Lazio del 2010, né a quelle in Basilicata, né alle Politiche del 2018 (quando in Parlamento ci entrò solo grazie a un seggio blindato).
E il giorno successivo, è tempo di analisi, bilanci. Non, però, di autocritica. Intervistata dal Corriere della Sera, infatti, la Bonino dà la colpa della sua mancata elezioni a Lega e M5s. “In questa campagna elettorale non si è parlato di Europa. Noi di +Europa siamo stati gli unici ad affrontare nel merito i temi che erano alla base di queste elezioni. Gli altri hanno fatto i conti sulla realtà italiana. E sono conti che adesso non tornano […] Intanto perché votando Luigi Di Maio e Matteo Salvini non hanno realizzato che la Lega e i Cinque Stelle siederanno ai lati estremi del Parlamento europeo”.
E ancora: “Non ho mai visto né Di Maio né Salvini andare in Europa ed avere interlocuzioni con esponenti di rilievo. Certo, Salvini è andato in Ungheria da Orbán e ha visitato con grande entusiasmo un muro con il filo spinato. Di Maio, invece, quando è andato a Parigi non mi sembra che sia stato ricevuto dal presidente Macron, ma che si sia invece fermato dai gilet gialli. Sono molto preoccupata”, ha concluso. Come detto, l’auto-critica sta a zero. I concetti, per inciso, sono stati ribaditi nel pomeriggio, in una conferenza stampa in cui la Bonino ha ribadito quanto detto, a caldo, al quotidiano di via Solferino.