“Non si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre paure“, dice il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. “Il problema non è il fatto di avere dubbi e timori”, spiega: “Il problema è quando questi condizionano il nostro modo di pensare e di agire al punto da renderci intolleranti, chiusi, forse anche – senza accorgercene – razzisti. E così la paura ci priva del desiderio e della capacità di incontrare l’altro, la persona diversa da me; mi priva di un’occasione di incontro col Signore“.
“Non si tratta solo di migranti: si tratta della nostra umanità“. Dice il Papa nel Messaggio per la Giornata del Migrante e del Rifugiato. “Ciò che spinge il Samaritano – uno straniero rispetto ai giudei – a fermarsi è la compassione, un sentimento che non si spiega solo a livello razionale. La compassione tocca le corde più sensibili della nostra umanità, provocando un’impellente spinta a ‘farsi prossimo’ di chi vediamo in difficoltà”, osserva Francesco.
L’atteggiamento verso migranti e rifugiati “rappresenta un campanello di allarme che avvisa del declino morale a cui si va incontro se si continua a concedere terreno alla cultura dello scarto”. Così il Papa nel Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2019, che si celebrerà il 29 settembre, sul tema “Non si tratta solo di migranti”. ansa