COLOMBO – Una serie di esplosioni simultanee si è verificata in hotel e chiese durante le celebrazioni di Pasqua in Sri Lanka, causando finora 207 morti ed oltre 450 feriti. Secondo le prime informazioni diffuse dai media internazionali, le esplosioni sono state otto, in cinque chiese e tre hotel. Nel Paese dell’Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione.
Dieci giorni fa, il capo della polizia dello Sri Lanka aveva diramato un’allerta nazionale su possibili attacchi suicidi contro “importanti chiese”. Lo riferiscono i media, a qualche ora dalle esplosioni in chiese e hotel, secondo cui nell’avviso diramato l’11 aprile scorso si legge che “un’agenzia di intelligence straniera ha riferito che l’Ntj (il gruppo islamico National Thowheeth Jama’ath) sta pianificando attacchi suicidi contro importanti chiese e contro la sede dell’Alto commissario indiano a Colombo”.
Tra le vittime ci sono anche almeno 35 stranieri. Fra questi ci sono anche cittadini americani, britannici e olandesi, un cinese e un portoghese.
La Farnesina ha confermato in un tweet che l’unità di crisi è al lavoro, insieme all’Ambasciata d’Italia “per effettuare verifiche”. Nel tweet è indicato anche un numero di telefono a cui rivolgersi per eventuali segnalazioni: 00390636225.
Nel video le immagini provenienti da una delle chiese attaccate dai terroristi.
https://twitter.com/RT_com/status/1119967775626121222