Sono arrivati a Torre Maura scortati dagli agenti del Reparto Mobile della Polizia e da quelli del Commissariato Casilino Nuovo. Questo non è stato sufficiente ad evitare la protesta dei residenti del quartiere della periferia est della Capitale, che si sono ritrovati davanti diverse famiglie rom con donne e bambini, trasferite dal Centro d’accoglienza di Torre Angela ad uno Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)di via dei Codirossoni.
Le proteste hanno cominciato a prendere corpo nel primo pomeriggio di martedì 2 aprile quando gli abitanti di Torre Maura hanno visto l’arrivo della polizia e di una ventina di persone. Da qui la protesta, per “l’ennesima decisione calata dall’alto senza considerare le reali necessità degli abitanti del quartiere”, spiega Maria Vittoria Molinari di Asia Usb.
Una protesta spontanea, che “rischia di essere manipolata da chi ha interesse a creare tensioni e problemi”, aggiunge la Molinari. “Lottiamo da sempre per i diritti di tutti, soprattutto dei più fragili, ma l’ennesima decisione calata dall’alto la percepiamo come una ulteriore presa in giro nei confronti degli abitanti di un quartiere dove i problemi sono già tanti”.
Secondo quanto si apprende i nuovi arrivati erano ospiti del Centro di Assistenza Abitativa di via Toraldo, nella vicina Torre Angela. Una struttura che nel gennaio 2014 aveva accolto una ventina di famiglie rom sgomberate nello stesso mese da un edificio occupato di via Castel Guidone. Chiuso il Centro d’Accoglienza il trasferimento in un edificio che ospitava una volta una clinica a Torre Maura, dove ad attenderli hanno trovato gli abitanti in protesta.