di Leone Grotti – tempi.it
«Non si sono mai registrati tanti atti anticristiani in Francia come nel mese di febbraio». Lo scrive l’Osservatorio della cristianofobia, che da gennaio 2015 colleziona mese per mese tutti gli atti vandalici e violenti contro luoghi di culto cristiani Oltralpe. A febbraio sono stati registrati 65 atti gravi in tutti i dipartimenti della Francia contro i 47 del febbraio 2018, un aumento del 25 per cento.
22 CHIESE VANDALIZZATE, 11 PROFANATE
Nel dettaglio, sono stati vandalizzati all’interno e all’esterno 22 tra chiese, cappelle e luoghi di culto.Cci sono state anche 11 profanazioni, 21 furti, tre incendi criminali, tre vandalismi di simboli cristiani, una scuola cristiana devastata, due furti all’interno di locali e tre cimiteri vandalizzati.
La situazione, come già riportato da tempi.it, è talmente grave e inedita che ne hanno parlato anche i principali media nazionali. Dappertutto in Francia, nelle chiese sono state decapitate statue della Madonna, spezzati crocifissi, profanate ostie consacrate, bruciate cappelle e deturpate le pareti degli edifici con escrementi blasfemi.
ATTI ANTICRISTIANI IN COSTANTE AUMENTO
Secondo dati diffusi dal ministero dell’Interno francese, nel 2017 si sono verificati 878 atti anticristiani in Francia, in lieve diminuzione rispetto ai 949 del 2016. Nel 2018 si è registrato invece un aumento del 13 per cento rispetto al 2017 e nel 2019 sembra che il trend crescerà ancora.
«ATTACCANO I CRISTIANI E NESSUNO SI PREOCCUPA»
L’aumento di attacchi antisemiti e anticristiani in Francia ha fatto scrivere a Robert Redeker: «Che le violenze antisemite e anticristiane si scatenino insieme non è strano. L’anticattolicesimo è l’ingratitudine della Francia per la matrice da cui è nata. Cosa si cerca di distruggere? Innanzitutto la legge della Scrittura, i due Testamenti, l’idea stessa che la Scrittura è il nostro fondamento comune. Sono i fondamenti della civiltà giudaico-cristiana che sono sotto attacco frontale. Francia e Israele sono, come sottolineato da Claudel, le due nazioni che hanno un destino e una responsabilità soprannaturali».
Alain Finkielkraut invece, che a febbraio è stato attaccato da alcuni gilet gialli, uno dei quali è stato identificato come estremista islamico, ha aggiunto: «Voglio ricordare che oggi anche le profanazioni delle chiese aumentano e nessuno se ne preoccupa. Se fossero state profanate così delle sinagoghe che cosa sarebbe successo? Ne parlerebbe tutto il mondo».