L’edilizia di culto, con la quale le Regioni e sussidiariamente i Comuni concedono permessi e terreni per la costruzione di luoghi di culto, ergo moschee, eludono sia l’Art.8 comma 2 e 3 della Costituzione, che le maglie sfrangiate dalle competenze in detta materia identificate nell’art. 117.
In Italia, grazie a Dio, vige la Costituzione Italiana e non il Corano. E L’Art. 8 della Costituzione recita:
“Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.” E qui nessuno di noi pensa, dice o sostiene il contrario.
Consideriamo che l’islam non è soltanto una confessione religiosa – perlomeno per com’è intesa la Religione in Occidente – bensì una legge, una ideologia.
Il Comma 2. Recita: “Le confessioni religiose diverse dalla Cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri Statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.”
Ora se volete, se avete qualche settimana di tempo, pensate a questa ideologia e decidete voi se contrasta o meno con il nostro ordinamento giuridico. Ma per oggi ci facciamo bastare quanto emergerà dai discorsi che i prestigiosi ospiti relatori sono invitati a fare in questo convegno.
Il Comma 3. “I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla “base di intese” con le relative rappresentanze.” Questo Comma credo sia quello che taglia la testa al toro. Intendiamo dire che per chi non si convince di quanto l’ideologia islamica sia in contrasto con il nostro ordinamento giuridico, i nostri Padri Costituenti hanno pensato bene di includere anche questo Comma che sostanzialmente dice che per aprire, costruire un luogo di culto diverso dalla religione Cattolica, deve essere sottoscritto un Patto di Intesa. E, ammesso e non concesso, c’è qualcuno nel mondo islamico sunnita o sciita e nelle varie sette che possa agire e legiferare in nome di Maometto, del Corano o di Allah?
Se ne è parlato Sabato 9 febbraio a Torino nella Sala Colonne di Cascina Marchesa in Corso Vercelli 141 con: Mario Borghezio, Alessandro Meluzzi; Silvana De Mari; Maurizio Marrone; Luca Donadel; Carlo Maria Manetti.
Ha moderato il convegno Armando Manocchia direttore di Imolaoggi.it