Il centro laziale, secondo il ministro Salvini è “una struttura sovradimensionata. Mi hanno chiesto di rinnovare il contratto di affitto per 12 anni al costo di un milione di euro l’anno e spese di gestione di 5 milioni di euro all’anno e io ho risposto no“.
“Basta passerelle, il Cara di Castelnuovo di Porto è costato agli italiani più di 72 milioni di euro e ha portato solo degrado e delinquenza”. A parlare all’AdnKronos è Giuseppe Gioia, vicesindaco di Montelibretti, a capo del fronte degli amministratori ‘anti Cara’ che a partire da sabato mattina saranno in mobilitazione permanente sul posto. Monterotondo, Torrita Tiberina, Sant’Oreste, Capena: sono tanti i consiglieri comunali che ‘si ribellano’ alla descrizione che i media stanno dando di quanto sta avvenendo nel piccolo centro alle porte di Roma. Un’immagine che definiscono “totalmente distorta” perché, assicurano, i cittadini dell’area, “checché ne dicano i sindaci di Castelnuovo e di Cerveteri, che fanno solo propaganda”, sono “in larghissima parte a favore della chiusura del centro”, dentro il quale gli stessi immigrati vivevano in condizioni “ben sotto il limite del decoro”.
“Le manifestazioni e le passerelle del sindaco Travaglini, delle cooperative e della sinistra, non sono a difesa dei diritti degli immigrati, ma solo a tutela degli interessi di chi ci guadagna” spiega Gioia, parlando di una “struttura che è stata al centro dell’inchiesta Mafia Capitale e oggetto di indagini da parte dell’Anticorruzione con milioni di euro di soldi pubblici, spesi per ingrassare il ‘sistema dell’accoglienza’ e alimentare il malaffare, il tutto sulla pelle degli immigrati e a danno dei cittadini“.
Detto questo, aggiunge, è chiaro che “se a questi sgomberi non seguiranno i rimpatri, ci ritroveremo con centinaia di persone che vagheranno per Roma e provincia e il problema del degrado e della delinquenza sarà semplicemente spostato altrove”. Gioia se la prende con il sindaco di Cerveteri, che viene a difendere una struttura che “si trova a più di 70 km dalla sua cittadina”. ADNKRONOS