Un giorno triste e diabolico. Il Congresso locale dello stato di New York ha legiferato per consentire l’aborto fino a nove mesi di gravidanza “fino alla nascita . La norma consentirebbe ai medici e agli operatori sanitari di eseguire aborti che superino le 24 settimane (attualmente consentite dalla legge), in caso di “invalidità del feto” o se in maniera generica si valutasse “necessario proteggere la vita o la salute della paziente”.
Nel “democratico” stato di New York è stato praticamente legalizzato l’aborto fino a un secondo prima della nascita. “Con la firma di questo disegno di legge, stiamo inviando un chiaro messaggio che, qualunque cosa accada a Washington, le donne a New York Will avranno il diritto fondamentale di controllare il il loro corpo”, ha detto il governatore Cuomo .
La legge depenalizza l’aborto, trasferendolo dal codice penale a quello sanitario e quindi non si tratterebbe più di un reato, se attuato dopo i limiti legislativi. Il disegno di legge salutato come “un progresso” dal governatore Cuomo è fortemente contestato dai vescovi delle diocesi dello Stato che, al contrario, esprimono profonda tristezza per una norma che “amplierà la legge già radicalmente permissiva del nostro Stato, dove il tasso di aborto è doppio rispetto alla media nazionale”.
Così, nello Stato di New York, il luogo piu’ pericoloso per un bambino è l’utero materno.