Ma che c’entra il festival di Sanremo con i clandestini?
“Il nostro paese, ma non solo, è terribilmente incattivito nei confronti dell’altro. Guardiamo con sospetto l’altro e anche la nostra ombra. Credo che le misure messo in atto da questo governo ma anche di quelli precedenti non siano all’altezza della situazione ma ora la grana è grossa. Con una diversa impostazione non saremmo arrivati a questo punto”.
E’ la denuncia che arriva da Claudio Baglioni durante la conferenza stampa di presentazione della 69esima edizione del festival di Sanremo, rispondendo alla domanda relativa alla vicenda delle navi Sea Watch e Sea Eye e più in generale sul tema migranti.
“Non si può risolvere il problema di milioni di persone in movimento bloccando lo sbarco di 40 o 50 persone. O dicendo: due li prendi tu e cinque io. Siamo alla farsa, questo ce lo dobbiamo dire. Non credo che un dirigente politico di oggi abbia la capacità di risolverlo, ma ci vorrebbe almeno la verità di dire che siamo di fronte a un grave problema e di metterci tutti nella condizione di risolverlo. Siamo vicini all’anniversario della caduta del Muro di Berlino e noi invece ne stiamo alzando altri”, ha aggiunto Baglioni, per anni animatore sull’isola di Lampedusa della manifestazione ‘O Scia, nata proprio come forma di sensibilizzazione sull’immigrazione clandestina. (askanews)