Macron ipocrita: fa l’offeso ma paragonò il nostro governo alla lebbra

Ancora scontro tra Italia e Francia, ma stavolta sul fronte dei gilet gialli. Nel giorno che sancisceforse anche l’inizio della campagna per le europee di maggio, arriva l’inedito assist del governo italiano al movimento francese in lotta contro le politiche del presidente francese Emmanuel Macron. “Gilet gialli, non mollate!” è l’incipit del post pubblicato dal vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, sul Blog delle Stelle.

Poco dopo, arriva anche il tweet di Matteo Salvini: “Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo ma assoluta, ferma e totale condanna di ogni episodio di violenza che non serve a nessuno”.

Due prese di posizione che a Parigi, come prevedibile, non sono piaciute. “La Francia si guarda bene dal dare lezioni all’Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro”, è il secco commento via Twitter della ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau.

Macron: i populisti crescono come la lebbra in Europa

Stamani arriva la reazione del vicepremier, Luigi Di Maio, alla ministra: “La ministra per gli Affari europei Nathalie Loiseau, dopo la mia lettera di ieri mattina ai Gilet Gialli, ha dichiarato: “La Francia si guarda bene dal dare lezioni all’Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro”. Forse si dimentica di quando il suo presidente, Macron, parlando del nostro governo ci aveva paragonato alla lebbra”.

E Di Maio ricorda le sue parole: “li vedete crescere come una lebbra, un po’ ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire”. “Il popolo francese chiede il cambiamento e un maggiore ascolto delle loro esigenze. Non posso non condividere questi desideri, nè penso di dire nulla di offensivo verso i cittadini francesi”. “Quanta ipocrisia” afferma “E’ chiaro che qualcosa deve cambiare. Come ad esempio è ora di smettere di impoverire l’Africa con politiche colonialiste, che causano ondate migratorie verso l’Europa e che l’Italia si è trovata più volte a dover affrontare da sola”. (con fonte ansa)