Un militante antirazzista 25enne, Ali Can, ha lanciato una campagna che coinvolge migliaia di tedeschi immigrati, di prima o seconda generazione: #MeTwo, dove “two” sta per “due culture”.
Sulla scia del movimento Metoo e dopo la polemica sul calciatore tedesco di origine turca Mesut Özil, criticato per essersi fatto immortalare in alcune foto con Recep Tayyip Erdogan, i giovani in questione hanno deciso di postare sui social network le loro storie di matrice razzista nel quotidiano. In poco tempo, l’hashtag è salito in testa alle tendenze di Twitter in Germania. La vicenda ha riaperto il dibattito sull’integrazione nel Paese.
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La parola #MeTwo fa riferimento ai due cuori, “uno tedesco e uno turco”, che Özil ha rivendicato di portare “nel petto”. La star dell’Arsenal ha lasciato la nazionale dopo il mondiale, dicendosi vittima di razzismo anche all’interno della federazione di calcio da dopo il suo controverso incontro con il presidente turco Erdogan a maggio. Al calciatore veniva contestato il fatto di mancare di patriottismo. “Se vinciamo sono tedesco, se perdiamo sono un immigrato”, ha detto.
#MeTwo è una campagna “contro la discriminazione delle minoranze, a partire dal quale si dovrebbe alimentare un dibattito costruttivo”, ha spiegato al settimanale Der Spiegel Ali Can.
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