Dirottamento Vos Thalassa, due migranti arrestati

PALERMO, 14 LUG – La Procura di Trapani ha emesso un decreto di fermo a carico dei due migranti sbarcati due giorni fa dalla nave Diciotti, Bichara Tijani Ibrahim Mirghani e Ibrahim Amid, finora indagati a piede libero per violenza privata.

Le indagini hanno accertato il loro ruolo nell’aggressione subita dall’equipaggio della nave Vos Thalassa che li aveva soccorsi e i magistrati hanno deciso di modificare le accuse contestando i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.(ANSA)

La ricostruzione dell’aggressione – Il ghanese e il sudanese fermati avrebbero minacciato e aggredito il marinaio di guardia Pantaleo Lucivero, il primo ufficiale Cristian Paluccio e il comandante della Vos Thalassa Corneliu Dobrescu. Lo scrivino i magistrati secondo cui i migranti avrebbero tentato di costringere il comandante Dobrescu a compiere un atto contrario ai propri doveri. Questa la ricostruzione fatta dalla Procura: il rimorchiatore Vos Thalassa aveva soccorso in area Sar Libica i due profughi che viaggiavano verso la Sicilia insieme ad altri 65 e dalla Guardia Costiera Libica e aveva avuto indicazioni di dirigersi verso le coste africane per trasbordarli su una motovodetta. Terrorizzati, i due fermati, insieme ad altri profughi ancora non identificati, avrebbero accerchiato, spintonato e minacciato ripetutamente di morte (mimando il gesto di tagliargli la gola e di gettarlo in mare) il marinaio Lucivero. Stessa sorte avrebbe avuto il primo ufficiale.

Gli indagati sono gli scafisti – L’aggressione avrebbe costretto il comandante della Vos Thalassa a invertire la rotta, fare ritorno al punto di soccorso e richiedere con urgenza l’intervento delle autorità italiane per evitare l’incontro con motovedette libiche e scongiurare – dicono i pm – una situazione di grave pericolo. Il rimorchiatore ha così fatto rotta verso nord (cioè verso le coste italiane) per ricevere i soccorsi della nave militare Diciotti. Per la Procura inoltre i due africani sarebbero stati anche gli scafisti dell’imbarcazione su cui viaggiavano i profughi soccorsi dalla Vos Thalassa. Il fermo è motivato dal pericolo che i due indagati da liberi possano far perdere le tracce.