“Incita al Jihad e va espulso dall’Italia”: i giudici lo mandano ai domiciliari

Pericoloso al punto da istigare altri islamici radicalizzati a compiere attentati terroristici.

“Continguo” all’Isis, tanto da meritare un decreto di espulsione dall’Italia una volta scontata la pena. Eppure secondo la Corte d’Appello di Genova, in grado di poter saldare il proprio debito con la giustizia agli arresti domiciliari.

La vicenda di Hossameldin Antar, egiziano 37enne ritenuto membro di una cellula jihadista operante in Liguria, risale almeno al 2016, quando venen arrestato a seguito di un’inchiesta condotta dai magistrati della procura del capoluogo ligure. Contro di lui vennero formulate accuse pesanti: avere reclutato online potenziali attentatori, aiutandoli a raggiungere la Siria e istigandoli a colpire da terroristi.

Per questo ricevette una condanna di primo grado a cinque anni di reclusione per associazione terroristica: in Appello la condanna fu poi ridimensionata a “istigazione” e la pena ridotta a tre anni e otto mesi. Tuttavia i magistrati d’Appello hanno stabilito che la pena restante può essere scontata agli arresti domiciliari e non nel supercarcere di Rossano Calabro dove è attualmente detenuto.

Antar sconterà il proprio debito con la giustizia nella propria abitazione di Cassano D’Adda, in provincia di Milano. Tuttavia, riferisce il quotidiano genovese Il Secolo XIX , i carabinieri del Ros hanno aperto un’indagine per ottenerne l’allontamento “per la tutela della sicurezza”.

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