L’hanno spacciata per una manifestazione antifascista e antirazzista, ma alla fine si è trattato di ben altro. Vergognosa la partecipazione, fra gli altri, di Gino Strada, Cécile Kyenge, Civati, Staino e dell’ex terrorista Adriano Sofri, a tale esibizione di puro odio dei centri sociali, che niente ha che fare con le ideologie sbandierate.
Come scrive www.ilrestodelcarlino.it «Foibe, foibe», hanno urlato saltellando alcuni manifestanti, prima di parafrasare una canzone di Raffaella Carrà: «Ma che belle son le foibe da Trieste in giù». I cori choc sono arrivati, peraltro, proprio nel Giorno del ricordo, istituito alcuni anni fa per rendere omaggio alle vittime di Tito.
Lo stesso gruppo di manifestanti non si è fatto mancare l’oltraggio alle vittime, per lo più carabinieri, dell’attentato contro gli italiani in Iraq nel 2003. «A Macerata fa freddo e piove – hanno ripetuto in coro in più occasioni –, a Nassiriya fa meno 19 (il numero dei morti, ndr)».
Non sono mancate le provocazioni nei confronti di carabinieri e poliziotti: insulti, cori irridenti e gesti osceni. I militari che presidiavano il centro da sopra le mura sono stati presi a male parole e invitati a buttarsi nel vuoto, mentre cicche di sigarette sono state lanciate contro alcuni uomini della Digos.Insulti e diti medi alzati hanno poi salutato tutti passaggi dell’elicottero della polizia che ha sorvolato il corteo.
Nel repertorio di questo gruppo di manifestanti anche i cori «Dieci, cento, mille Acca Larentia» (il riferimento è ai due militanti del Msi assassinati nel 1978) e «Fascisti carogne, tornate nelle fogne». Quindi slogan in cui si incita a «bruciare i fascisti e le loro sedi».
Nel corso della manifestazione si sono registrati momenti di tensione con i giornalisti, tra i bersagli preferiti di una fetta di manifestanti. Un cameraman del Tg1 è stato preso a male parole da un ragazzo toscano. «Levati dai c… – gli ha urlato con fare minaccioso –, sei qui solo per alimentare il terrore per procura. Servo del governo». Insulti anche a un operatore di èTv: «Che bel lavoro di m… lavorare per la televisione». Hanno sollevato qualche polemica le foto che immortalano decine di manifestanti intenti a urinare su una porzione del muro esterno dello Sferisterio.