Un giornalista intelligente e informato come Sebastiano Messina, che ha sempre combattuto la mafia, dovrebbe ricordare che uno dei migliori poliziotti italiani, Vittorio Pisani, dichiarò che Roberto Saviano non correva rischi particolari e che il servizio di scorta si sarebbe potuto interrompere.
Fu aggredito, vilipeso e perfino indagato. Io ho visto nel Nord Italia Saviano presentare il suo libro, accompagnato da agenti di scorta in assenza totale di pericolo. E, se vi fosse, perché esporre il pubblico innocente a possibili attentati? Sono anni che, tra libri e film, Saviano trae solo benefici dalla descrizione del mondo criminale. E che vantaggio avrebbero, i mafiosi, a colpirlo? Non si capisce.
Vittorio Sgarbi per www.quotidiano.net