ROMA, 27 FEB – E’ “sempre più concreto” il rischio che alcuni soggetti “radicalizzati in casa” decidano di non partire verso Siria ed Iraq, determinandosi “a compiere il jihad direttamente in territorio italiano”. Lo segnala la relazione annuale dell’intelligence inviata oggi in Parlamento, che parla di “pronunciata esposizione dell’Italia alle sfide rappresentate dal terrorismo jihadista“.
Gli 007 rilevano poi come verso l’Italia ci sia “un’incessante ondata migratoria” e l’ingente afflusso di migranti in un lasso di tempo breve può “‘stressare’ le comunità straniere presenti nel nostro Paese” determinando “il rischio di possibili derive criminogene ed islamico-radicali quale frutto del risentimento per le aspettative tradite e del disappunto per le condizioni di disagio nei contesti ospiti“. ANSA
Gentiloni – Alle minacce alla sicurezza “non si risponde chiudendosi ma accettando la sfida. Più sicurezza non vuol dire meno libertà“. Così il premier Paolo Gentiloni, presentando con il direttore del Dis Pansa la relazione annuale sull’intelligence. “I cittadini italiani possono essere certi, non della mancanza di minacce perché sarebbe un’illusione ma della la qualità molto alta di chi lavora per contrastarle”. ANSA
Chiuderanno(forse)le frontiere solo DOPO che ci sarà stato un attentato;non lo faranno MAI PRIMA!