La grande bufala dei “lavori che gli italiani non vogliono piu’ fare”. Laureati in fila per un posto da giardiniere, manutentore, operatore ecologico
ZERO BRANCO, Treviso — Elisa ha 35 anni. Il sogno nel cassetto sarebbe quello di fare l’apicultrice. Siccome però i sogni sono spesso solo desideri – scrive il Gazzettino – oggi è ai magazzini comunali di Zero Branco, nella nebbia dell’aperta campagna trevigiana, a giocarsi, con altre 164 persone, un posto a tempo indeterminato per collaboratore tecnico al settore urbanistica e territorio, cioè giardiniere, manutentore, operatore ecologico. Quando il geometra comunale spiega le due prime prove pratiche, sbianca: ghiaino per posa betonelle e istallazione su una piantana di segnale per dare la precedenza.
Con Elisa ci sono Alice e altre ragazze: dieci in tutto. A parte una, non sanno in pratica neanche da dove cominciare. «Ma non sono solo le donne – sospira il geometra comunale Alessandro Smaniotto – anche stamattina abbiamo scartato il 60% dei concorrenti. E sono tutti laureati. Ma qui c’è bisogno di gente con competenze pratiche»…