Migranti, Gentiloni: l’Italia si tiene stretti i propri valori di accoglienza

Ci teniamo molto stretti, visto che tanto se ne discute nel mondo, i nostri valori, che sono quelli umanitari, dell’accoglienza, dell’integrazione, del rispetto delle differenze“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo la seduta del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al decreto per il contrasto all’immigrazione illegale.

“Rivendichiamo – ha aggiunto – il lavoro fatto in questi anni perchè credo che l’Italia abbia un buon curriculum nonostante le difficoltà e i numeri che abbiamo dovuto fronteggiare, siamo rispettati nel mondo come un Paese che ha saputo gestire situazioni difficili, contemporaneamente indicando la strada all’Ue”. (askanews)

(Ma per quanto riguarda i poveri e i suicidi italiani, dove sono finiti i vostri valori, ammesso che davvero ne abbiate?, ndr)

(askanews)  Le norme sul contrasto all’immigrazione illegale, insieme alle azioni messe in campo per la riduzione delle partenze, possono portate a “trasformare i flussi migratori da fenomeno irregolare a regolare“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.Le norme presenti nel dl approvato oggi dal Consiglio dei ministri, ha sottolineato, “se le accoppiamo al lavoro che stiamo facendo sulla riduzione dei flussi migratori”, come l’accordo con la Libia, “possono portarci all’obiettivo strategico che non è chiudere le nostre porte ma trasformare i flussi migratori da fenomeno irregolare, gestito da organizzazioni criminali, a fenomeno regolare in cui, con corridoi umanitari e un sistema di tutoraggio, non si mette a rischio la propria vita e si arriva in modo sicuro nei nostri Paesi e in misura controllata”.

Nel dl immigrazione varato oggi dal governo ci sono decisioni che “attrezzano il Paese a nuove sfide, innanzitutto lavorando per rendere più rapidi i processi di riconoscimento del diritto all’asilo, rendendo più trasparenti meccanismi e sistemi dell’accoglienza, facilitando i meccanismi e i sistemi necessari per i rimpatri dei migranti che non hanno diritto all’asilo”