Siena, – UN TORNADO. Altro che quello avvistato per la prima volta a Siena il 10 ottobre scorso. A scatenarlo le frasi in una bacheca dell’Asilo Monumento a Siena, che si trova accanto a Palazzo di giustizia. Si parla di bambini «senza vestiti, su un grande telo di plastica». E ancora: «Abbiamo scelto un compagno e, a turno, ad occhi chiusi, abbiamo sperimentato, spalmando la schiuma sul suo corpo, la gentilezza, la delicatezza ed il piacere delle conoscenza reciproca».
Così l’iniziativa di fine anno scolastico – scrive La Nazione – diventa materia di un’interrogazione in consiglio comunale presentata da Andrea Corsi (L’Alternativa) e Marco Falorni (Impegno per Siena). Si chiedono chiarimenti al sindaco. «Quali sono le finalità – il quesito – nelle scuole dell’infanzia comunali sono state intraprese iniziative analoghe?». Tanto basta per accendere la miccia e scatenare un putiferio di reazioni. Anche sui social. Prima che l’assessore all’istruzione Tiziana Tarquini spieghi tutto in consiglio, rassicurando: «Nessuno era nudo, per prima cosa, i piccoli indossavano gli indumenti intimi. Non si scherza con i bambini! Non voglio neppure sentirlo dire. Mi hanno telefonato genitori indignati per quanto sta emergendo, in maniera del tutto distorta. Si tratta di un progetto che rientra appieno nelle indicazioni del Miur. Non solo: era stato approvato dalle famiglie oltre che dalle maestre».
«A POCO a poco il nostro corpo era ricoperto di schiuma: pestata, accarezzata, disegnata…» Frasi segnalate ai consiglieri di opposizione perché contenute in un messaggio affisso in bacheca. Peraltro non recente, visto che si tratta di attività di fine anno scolastico. Di qui la richiesta di delucidazioni. «Ogni progetto didattico-educativo viene condiviso, come da regolamento, con le famiglie dopo essere stato presentato al Comitato di gestione e approvato dal coordinamento pedagogico», chiarisce l’assessore Tarquini illustrando le iniziative dei vari plessi. «All’Asilo Monumento ‘Fuoco e fiamme: il potere delle mozioni’ ha rappresentato un’area di indagine in continuità con il progetto didattico educativo dell’anno precedente ‘Acquagiocando’. I piccoli, attraverso l’esplorazione dell’elemento fuoco sono stati accompagnati in un’esplorazione senso-motoria che, a partire dal corpo, inteso come strumento di conoscenza, approda al gesto creativo personale e condiviso. Un percorso alla scoperta della propria identità in linea con quanto indicato nel documento ministeriale di riferimento».
«Dalla risposta – ha ribattuto Andrea Corsi – mi sembra di aver capito che le cose scritte in bacheca sono vere. E mi sembra anche che iniziative analoghe, con bimbi che si spalmano la schiuma reciprocamente, non siano state effettuate in altre scuole per l’infanzia. Non ho ben capito la finalità di questo gioco. Mi dichiaro insoddisfatto della replica».