Le cause dei “richiedenti asilo” mandano al collasso i tribunali

Cagliari repertorio foto ansa
Cagliari repertorio foto ansa

CAGLIARI, 28 GEN – “Il problema più rilevante nel distretto di Cagliari è costituito dalla iscrizione di un numero inaspettato di cause dei richiedenti asilo che ha mandato al collasso la organizzazione del tribunale”. È il flusso di arrivi dei migranti (10mila nel 2016) il principale fattore di ingolfamento della giustizia sarda, soprattutto nel Tribunale di Cagliari. Lo ha detto il presidente vicario della Corte d’Appello, Antonio Onni, nella sua relazione d’apertura dell’Anno giudiziario del distretto della Sardegna. Un fenomeno sottolineato anche dal procuratore generale, Roberto Saieva, che ha ricordato inoltre l’incremento delle attività nelle procure minorili: “Le iscrizioni degli affari civili – ha precisato – hanno subito un incremento del 33% nella Procura dei minori di Cagliari e del 57% in quella di Sassari. L’aumento è dovuto soprattutto alla crescita esponenziale degli ingressi dei minori stranieri non accompagnati“.

Le procure hanno identificato e perseguito due scafisti nel primo semestre dell’anno. Onni ha poi rimarcato le difficoltà della gestione della giustizia penale nel tribunale di Tempio e Lanusei a causa delle carenze nell’organo dei giudici chiamati a gestire importanti processi come quelli sull’inquinamento dell’area del Poligono di Quirra e sull’alluvione di Olbia. Per far fronte all’emergenza – ha sottolineato il presidente – si è fatto ricorso alle applicazioni distrettuali di magistrati, spostati dove c’era bisogno. Ridotte le pendenze nelle Corti d’Appello di Cagliari e Sassari, con risultati “eccellenti” a Oristano e Nuoro e “buoni” a Tempio.

“Il fenomeno criminale più rilevante – ha aggiunto Onni – almeno come numeri, è costituito dalla droga sia come coltivazione che come traffico organizzato”. Oltre ai problemi di logistica e organico è poi emerso un problema tecnologico: su 1.250 computer è ancora presente un sistema operativo non aggiornato, con anche molti pc obsoleti che spingono vari giudici a continuare a produrre atti cartacei scritti a mano. Presente alla cerimonia l’ex ministro della Salute, Renato Balduzzi, componente del Csm, che ha espresso dispiacere perché ancora non si sia riusciti a nominare il procuratore di Cagliari. (ANSA).