“Appalti grazie a Minniti”: ecco le intercettazioni dello scandalo rifiuti in Calabria

“I pm Antonio De Bernardo e Luca Miceli hanno scoperchiato il business illecito dei rifiuti nell’area grecanica, vi sono alcune conversazioni telefoniche che aprirebbero squarci sulle motivazioni del ‘successo’ dell’Avr in Calabria. Conversazioni che, al netto delle millanterie, tirano pesantemente in ballo il neoministro degli Interni del neonato Governo Gentiloni, il reggino Marco Minniti, pesantemente tirato in ballo dai soggetti coinvolti nell’inchiesta della Procura di Reggio Calabria, retta da Federico Cafiero De Raho”: tutto il virgolettato è di Claudio Cordova, direttore del Dispaccio, quotidiano calabrese online.

In alcune intercettazioni telefoniche e ambientali, Rosario Azzarà, 71 anni, titolare della “Ased srl, impresa che aveva acquisito il controllo degli appalti della raccolta dei rifiuti a Bova Marina ed in altri centri della bassa jonica reggina, conosciuta come “Area grecanica”, fa molto spesso il nome ministro degli Interni del governo Gentiloni. E lo fa legandolo a vicende collegate ad appalti riguardanti “rifiuti e edilizia di peso”. In una conversazione di fine 2013 con il consigliere comunale di San Roberto, Antonino Micari, l’imprenditore aveva affermato che la società romana Avr era riuscita ad ottenere gli appalti solo grazie all’intervento di Minniti e Pinone (AZZARA’ Rosario: …il ladriceddu di Scopelliti…quando mi hanno cacciato a me dalla gara del comune e gliel’hanno data a Eco Terme o Campania sapendo benissimo che erano mafiosi…; MICARI Antonino: ma là…ma là in queste ditte…inc…; AZZARA’ Rosario: …ed ora stanno facendo la stessa frittata…sapendo benissimo che AVR li ha portati Minniti e Pinone con la mafia…; MICARI Antonino: si…).

Un concetto che Azzarà ripeterà anche ad Ennio Cesa. (CESA: ma questi qui tipo AVR?; AZZARA’: ma sai, ho paura di questi qua perché sono un poco immischiati…; CESA: uh…questa è grossa eh…; AZZARA’: sono grossi ma non lo so…eeeh…inc…risente un poco, legati con la mafia…; CESA: loro?; AZZARA’: si; CESA: eh?; AZZARA’: si; CESA: strano perché lavorano al nord; AZZARA’: …inc…questa è gente che sempre ha saputo distribuire…; CESA: ma son legati a Cerroni? così mi avevano detto…; AZZARA’: no no no; CESA: non lo sai?; AZZARA’: so che hanno distribuito sempre mazzette oppure…infatti, loro sono un po’…inc…della Provincia…; CESA: uh; AZZARA’: …tutto in subappalto; CESA: eh, ma è normale; AZZARA’: …da fiumara a fiumara, da torrente a torrente, cioè da famiglia a famiglia…e cercano solo noi, eh…e i direttori no? crocifissi…; CESA: si…c’è anche questa…inc…; AZZARA’: …inc…; CESA: si, c’è questa difficoltà in più qua…).

Non è la prima volta che il nome di Minniti è associato a dinamiche imprenditoriali che gravitano nell’area grecanica, visti i rapporti che sarebbero intercorsi con l’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, attualmente imputato per ‘ndrangheta. Si delinea, insomma, un quadro inquietante, aggravato peraltro, dall’operazione condotta lo scorso 7 dicembre, sotto le direttive della Dda, dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, denominata “Ecosistema”, che ha portato all’arresto di 14 persone. Il dato saliente dell’inchiesta e dell’operazione che ne è scaturita è il coinvolgimento di alcuni amministratori comunali accusati di corruzione perché avrebbero affidato ad un’impresa legata ad alcune cosche di ‘ndrangheta, quelle dei Paviglianiti e degli Iamonte, la raccolta dei rifiuti. Il personaggio centrale dell’inchiesta, tanto che per lui la Dda ha chiesto e ottenuto la detenzione in carcere, è proprio Azzarà, proprio chi nelle intercettazioni ha citato Minniti.

Oltre che per il consigliere regionale Francesco Cannizzaro, la Dda di Reggio Calabria ha emesso altri tre avvisi ai sindaci di Motta San Giovanni, Paolo Laganà, di 61 anni, e di Palizzi, Arturo Walter Scerbo, di 54, e all’ex consigliere regionale della Calabria Pasquale Maria Tripodi, di 59. L’ipotesi di reato contenuta negli avvisi di garanzia per i due sindaci è corruzione, mentre per Tripodi viene ipotizzata la corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose. Il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, incontrando i giornalisti insieme al Comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giancarlo Scafuri, ha parlato di “modalità di evidente mafiosità in spregio ad ogni regola e ad ogni solidarietà umana. La ‘ndrangheta – ha detto Cafiero de Raho – ha la capacità di ‘penetrare’ gli enti locali dimostrando disponibilità ad accogliere le richieste degli amministratori locali”.

Paolo Salvatore Orrù per TISCALI

“AVR li ha portati Minniti e Pinone con la mafia”

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L’AVR: http://ildispaccio.it/reggio-calabria/31690-reggio-all-avr-la-raccolta-dei-rifiuti-ma-quei-rapporti-con-l-uomo-degli-alvaro

I legami e i rapporti di Minniti con l’ex sindaco imputato per ‘ndrangheta: http://ildispaccio.it/dossier/62538-i-legami-e-i-rapporti-tra-marco-minniti-e-l-ex-sindaco-imputato-per-ndrangheta