Tre profughi di origini pakistane sono stati fermati a Chiari, in provincia di Brescia, e sono ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale. I tre richiedenti asilo lunedì sera avrebbero stuprato una 22enne italiana in un parco pubblico del paese e la vittima li ha poi denunciati. I carabinieri di Chiari li hanno rintracciati e fermati.
I tre fermati hanno tra i 23 e i 26 anni: abitavano a Castrezzato e Chiari, in provincia di Brescia, in abitazioni messe a disposizione dalle amministrazioni comunali per i richiedenti asilo.
Le reazioni
«Si deve esigere che venga consegnato loro un foglio di via e che non possano mai più mettere piede nel nostro Paese. Meglio se dopo essere stati sottoposti alla castrazione chimica»: questa la reazione a caldo di Viviana Beccalossi, assessore lombardo ed esponente di Fratelli d’Italia: «la misura è colma perché come confermano anche i dati più recenti a Brescia oltre il 70% dei cosiddetti profughi sono in realtà clandestini senza nessun diritto di chiedere asilo».
Di castrazione chimica e carcere in Pakistan parla anche l’assessore regionale alla sicurezza Simona Bordonali (Lega Nord): «Questi tre clandestini non scappavano da alcuna guerra ed e’ ora che il governo si assuma le proprie responsabilità per il fatto di mantenere in hotel, in centri accoglienza e in appartamento decine di migliaia di irregolari».
«Non è possibile continuare di questo passo – ha aggiunto il consigliere regionale di Fdi Riccardo De Corato – la nostra regione non ce la fa più. Ricordo che anche Kabobo quando nel maggio del 2014 uccise 3 poveri inermi milanesi era un richiedente asilo fuggito da un centro di accoglienza di Foggia».
Non capisco come mai quando poi si va a votare vincono sempre loro.