Il punto è che non è una barzelletta: Virginia Raggi scaricata anche dal Ragioniere generale del Campidoglio, Stefano Fermante, che ha rimesso il mandato nelle mani della sindaca, allegando venti pagine che spiegano come la Capitale sia sull’orlo del default, del crac, della bancarotta. “Sono troppo isolato, manca un indirizzo politico e la sindaca in tutto questo tempo non ha mai voluto incontrarmi.”
La notizia viene data da Repubblica. E, appunto, non è una barzelletta: il disastro grillino-capitolino continua, si allarga, si espande, si fa sempre più grottesco. Dopo il passo indietro dell’ennesimo assessore al Bilancio, Salvatore Tutino, un altra pedina, importantissima, è pronta a mollare la Raggi. Certo, c’entrano i problemi di una città ingovernabile, come ha spiegato Fermante nella sua relazione. Ma è difficile non vedere dietro alla scelta la presa d’atto che con questa Giunta – ancora immobile, travolta dagli scandali e alla perenne ricerca di assessori da silurare quanto prima – semplicemente non si può governare Roma. (con fonte LIBERO)
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IL CAMPIDOGLIO COMUNICA DI ESSERE ALL’OSCURO
“Le dimissioni del ragioniere generale del Comune di Roma non risultano al Campidoglio”. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Senatorio in merito alla notizia delle dimissioni del ragioniere generale di Roma Capitale, Stefano Fermante.
Il capogruppo del M5S al Comune di Roma: “l’ho appreso adesso a mezzo stampa. Verificherò”.
Ovviamente dal Campidoglio non dicono la verità
Il ragioniere generale del Campidoglio Stefano Fermante avrebbe rimesso il suo mandato nella seconda metà di luglio, secondo indiscrezioni, e da allora non sarebbe mai stato convocato dalla sindaca Virginia Raggi. A inizio settimana il funzionario avrebbe reiterato il passo ufficiale. La sua lettera sarebbe stata protocollata solo ieri, secondo quanto si apprende.
“Non ci sono le condizioni per lavorare”, ha detto Fermante a persone a lui vicine. Sempre ieri Raggi ha assunto la delega dell’assessorato al Bilancio, vacante dopo le dimissioni di Marcello Minenna il 1 settembre. Fermante, già vice ragioniere generale della Provincia di Roma, nominato in Comune dal sindaco Pd Ignazio Marino nel dicembre 2014, secondo indiscrezioni, avrebbe atteso da luglio un riscontro dall’amministrazione M5S che non sarebbe mai arrivato. Da qui la decisione di reiterare la lettera con cui rimette il suo mandato lunedì scorso. ANSA