Bergoglio: i giornalisti non devono alimentare la paura delle migrazioni

 

“Amare la verità, una cosa fondamentale per tutti, ma specialmente per i giornalisti; vivere con professionalità, qualcosa che va ben oltre le leggi e i regolamenti; e rispettare la dignità umana, che è molto più difficile di quanto si possa pensare a prima vista”. Sono le tre raccomandazioni rivolte dal Papa ai giornalisti ricevuti oggi in udienza nella Sala Clementina il Consiglio nazionale dell’Ordine.

“Vivere con professionalità – ha aggiunto Francesco – vuol dire innanzitutto, al di là di ciò che possiamo trovare scritto nei codici deontologici, comprendere, interiorizzare il senso profondo del proprio lavoro. Da qui deriva la necessità di non sottomettere la propria professione alle logiche degli interessi di parte, siano essi economici o politici”.

Ma dopo aver dichiarato che i giornalisti devono dire la verità, ribalta tutto e li invita a non dire a non dire la verità per non alimentare la paura. Dire la verità insomma, ma non tutta, per non rovinare i piani mondialisti.

“Il giornalismo non può diventare “arma di distruzione” di persone e addirittura di popoli. Né deve alimentare la paura davanti a cambiamenti o fenomeni come le migrazioni forzate dalla guerra o dalla fame“, ha concluso Papa Francesco.

Non una parola sulle sanzioni degli USA contro i Paesi poveri che sono la vera causa delle migrazioni.