Apprendo dai notiziari che il nostro governo ha stanziato per la regione Sicilia ben 5,750 miliardi di euro per varie opere. Berlusconi fece la stessa operazione con 4 miliardi dopo che alcuni parlamentari siciliani minacciarono di abbandonare la sua maggioranza. Il governatore Crocetta e il contento siciliano Alfano sono apparsi naturalmente sorridenti per questa ricca e generosa elargizione di nostri denari.
E’ curioso il fatto che si parli ancora della Sicilia come di una regione autonoma; è altrettanto curioso che periodicamente si foraggi la regione più a rischio di mafia del mondo. Perché non leggiamo mai di 5 miliardi per le altre regioni? Potrà qualcuno rassicurarci che questa montagna di soldi pubblici non sia intercettata da imprese o associazioni mafiose?
L’anno scorso fu pubblicata la notizia incoraggiante che la Sicilia per i suoi sprechi di denaro pubblico è la più costosa regione d’Europa. Secondo i dati forniti dal governo e dalle amministrazioni locali, ci sono in Italia 868 cantieri aperti per opere pubbliche il cui completamento ha tempi incerti e costi molto elevati. Di queste opere incompiute, ben 215 si concentrano in Sicilia: quasi una su quattro. Strade, ferrovie, impianti sportivi, teatri e persino monumenti: tutto rimasto rigorosamente a metà, lasciando ai contribuenti il saldo per intero: fino ad ora all’incirca 500 milioni, e ne servirebbero più o meno altrettanti per terminare i lavori, chissà perché… Non parliamo della società per il ponte sullo Stretto di Messina che ci è costata fino ad ora un miliardo di euro.
Nonostante le iniezioni di liquidità a fondo perduto, la regione ha circa 19 miliardi di debiti…. chissà dove sono finiti quei denari. Diamo se volete un’occhiata anche ai compensi degli amministratori regionali, diamo un’occhiata al costo degli appalti o della Sanità. Tutte queste constatazioni non sono sufficienti per far comprendere ai nostri governi che quello è un pozzo senza fine, una voragine dove buttiamo montagne di denaro frutto del nostro lavoro, in pasto a incapaci amministratori falliti o addirittura da arrestare. Intanto il nostro debito pubblico aumenta vergognosamente, ma loro, Alfano, Crocetta, Renzi, se la ridono mentre firmano l’accordo per questo ennesimo regalo immeritato e pazzesco.
Provo un senso di nausea misto a vergogna e anche stupore per il silenzio assordante del massimi organi di informazione su scandalose notizie come questa.
Marco Chierici
Chi vi ha detto che il Ponte è costato un miliardo di euro. La spesa complessiva per arrivare ad un progetto definitivo validato è stata di €300 milioni. Che Monti lo abbia buttato alle ortiche su ordine dei poteri forti con interessi nei porti del Nord lo sapete?