Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei: 44 ergastolani al raduno dei Radicali?

I radicali chiedono di trasferire 44 ergastolani per il loro congresso

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Dall’associazione Nessuno Tocchi Caino (di cui fa parte l’ex terrorista D’Elia)  arriva la richiesta di spostare alcuni detenuti dai carceri di massima sicurezza del nord a Roma nel carcere di Rebibbia. Questo per permettergli di partecipare al raduno del partito radicale che si terrà proprio nel carcere romano dal 1 al 3 di settembre.

Nella lista – – scrive termometropolitico.it –  figurano personaggi di spicco di organizzazioni criminali come Camorra, Cosa Nostra e Sacra Corona Unita, condannati all’ergastolo per stragi e omicidi illustri.

Parliamo di Giacchino Calabrò, boss di Cosa Nostra condannato per le stragi del ’93 a Firenze, Milano e Roma. Di Giuseppe Lucchese uno dei killer al servizio di Totò Riina, condannato tra l’altro per l’omicidio del commissario Ninni Cassarà e del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Di Giovanni Alfano colpevole dell’omicidio di Silvia Ruotolo, morta per sbaglio in una sparatoria a Napoli nel 1977. Oppure di Salvatore Calafato, Giovanni Avarello e Gaetano Punzangaro che nel ’90 hanno ordinato ed eseguito l’omicidio di Rosario Livatino, conosciuto come il giudice ragazzino.

Inoltre ogni spostamento costerebbe 5 mila euro per ogni detenuto. Un trasferimento che prevederebbe l’utilizzo di 44 mezzi blindati, uno per ogni detenuto, con l’impiego di numerosi agenti di polizia penitenziaria per poterli scortare.

Il ministro della Giustizia, Orlando, ha espresso parere “nettamente contrario” alla richiesta dei Radicali di trasferire i detenuti.

Il no definitivo è arrivato dal competente Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria,che ha precisato: “Nessun trasferimento di detenuti è stato né sarà effettuato per il Congresso del partito radicale”. Contrario anche l’Osapp.

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