Il fenomeno dell’immigrazione sta diventando uno tra i maggiori argomenti dei media occidentali e fonte di controverse e preoccupazioni per le popolazioni e i governi europei. Migliaia di analisi sono state pubblicate da Europei e Africani che vivono nel Vecchio Continente.
African Voices vi offre un diverso, forse controverso, punto di vista scritto da una donna africana attivista del Congo: Yvonne Bamswekere con la speranza che questo possa contribuire a una profonda riflessione sull’immigrazione africana in Europa libera da pregiudizi razziali e irrazionale sentimento di fratellanza a tutti i costi.
In questi giorni stiamo assistendo al dramma di dimensioni mondiali. Migliaia di immigrati stanno tentando di raggiungere l’Europa legalmente o illegalmente. Dall’Africa gli immigrati hanno scelto i paesi europei più deboli: Italia e Grecia e sono disposti a rischiare le loro vite in pericolosi viaggi attraversando paesi in guerra civile come la Libia ed affrontare il Mediterraneo a bordo di precarie imbarcazioni. Dietro questo fenomeno si nasconde un network mafioso che non è in mano agli europei ma agli africani. Le reazioni dell’Europa sono contraddittorie e convulse. Alcuni invocano la chiusura delle frontiere e un forte controllo militare del Mediterraneo. Altri invocano quote per gli immigrati. Altri il libero movimento degli esseri umani senza però risolvere le cause che si celano dietro l’ondata di immigrazione.
Come africana osservo tutti questi tentativi europei di affrontare il problema e noto un errato approccio da ambe le parti. Controllare militarmente il Mediterraneo è quasi impossibile ed estremamente costoso. Inoltre se una nave militare europea intercetta una imbarcazione di immigrati clandestini che fa? L’affonda uccidendo tutti i passeggeri o la scorta al punto di partenza? La prima ipotesi è classificata come omicidio premeditato che rischia di trasformarsi in genocidio. Qualcosa di simile è già stato tentato tramite accordi segreti con alcuni paesi nord africani quali Egitto e Marocco. Questi accordi prevedono aiuti economici e militari in cambio dell’impegno egiziano e marocchino di fermare l’immigrazione a tutti i costi. Una immunità non ufficiale viene loro garantita tramite il blocco di investigazioni internazionali. Spesso le marine militari di questi due paesi intercettano e affondano le navi uccidendo decine e decine di persone. Purtroppo questi crimini non riescono a fermare l’immigrazione. Per i governi di questi paesi nord africani è semplicemente un ottimo modo di ottenere soldi uccidendo quelli che loro chiamano “Afro” che nella mentalità araba è il termine utilizzato per definire i sub umani.
La seconda opzione è priva di senso. Per ogni imbarcazione ricondotta al punto di partenza vi saranno altre tre pronte a salpare per l’Europa. Accogliere gli immigrati con l’introduzione di quote per ogni paese europeo è tecnicamente impossibile e danneggerebbe le già deboli e decadenti economie e società europee. Come pensate di poter accogliere migliaia di immigrati nei vostri paesi quando state soffrendo di disoccupazione di massa, crisi economica e la vostra assistenza sociale si sta progressivamente riducendo causa mancanza di fondi? Cosa fare? Provvederete assistenza sociale, educazione e sanità gratuite e opportunità di lavoro agli immigrati quando non siete più in grado di garantirle ai vostri cittadini?
I tentativi europei di risolvere il problema dell’immigrazione sono destinati a fallire perché non avete compreso le vere cause e siete vittime di vari pregiudizi che aggiungono confusione a quella già esistente.
Voi europei pensate che le cause dell’immigrazione risiedono nella povertà. Sbagliato! Il 98% dei poveri africani vivono e muoiono in Africa senza avere nessuna possibilità di immigrare in Europa. Per affrontare il viaggio da clandestini occorrono almeno 5.000 dollari. Come possono possedere un tale somma i contadini africani, i disoccupati urbani o le povere donne quando non la vedranno mai in tutta la loro vita, costretti a sopravvivere con 1,5 dollari al giorno?
La maggiora parte degli immigrati africani proviene dalla piccola e media borghesia. Hanno studiato presso le Università dei loro paesi e possiedono una buona preparazione professionale. Conoscono minimo due delle principali lingue europee: inglese e francese. Le loro famiglie possono sostenere i costi del viaggio in quanto l’immigrazione viene da loro considerata un investimento. Una volta che i loro figli hanno raggiunto l’Europa e trovato un lavoro sarà assicurata una rendita mensile in patria che giungerà in Euro. Vi è anche la possibilità di poter inviare altri membri della famiglia per aumentare questa rendita. L’invio avviene attraverso dei trucchi come i falsi certificati di matrimonio. Si fa passare una sorella come la moglie del figlio già stabilmente in Europa. Meglio ancora se questa sorella possiede dei bambini. Trucchi facilmente utilizzati sfruttando la buona volontà degli europei, le loro storie dei diritti umani e l’impossibilità per i governi europei di poter distinguere un certificato di matrimonio originale o falso. Entrambi emessi dai governi africani, il secondo grazie alla corruzione.
Nell’opinione pubblica europea è profondamente insito il credo che tutti gli africani desiderano immigrare perché il Continente è povero e distrutto. Sbagliato! La maggiora parte degli immigrati africani provengono da sei paesi: Eritrea, Etiopia, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Senegal e Somalia. I paesi come Congo, Eritrea e Somalia sono attualmente vittime di instabilità, feroci regimi, guerre civili e assenza di governi. Per la Nigeria e il Senegal la storia è diversa. La Nigeria è una tra le potenze economiche africane e il Senegal una democrazia consolidata in pieno sviluppo economico. Allora perché nigeriani e senegalesi voglio venire in Europa? Perché pensano che da voi vi sia la vita facile, lavori ben pagati un monete forti e la possibilità di sfruttare il vostro sistema sociale giocando i ruolo delle povere vittime negre. Un ruolo facile da giocare grazia alla mentalità naive degli Europei.
Nella maggioranza degli altri paesi africani l’immigrazione è Continentale. Per esempio i Zimbabwani emigrano in Angola o Sud Africa, i sudanesi in Egitto. L’immigrazione Continentale ha però non raggiunto le proporzioni di quella in Europa, dando cosi’ la possibilità alle società e paesi ospitanti di poter assorbire gli immigrati per la maggior parte dei casi, escluso il Sud Africa. Il fenomeno migratorio Continentale non è cosi’ diffuso anche perché molti paesi si tanno sviluppando e le loro economie riescono ad offrire opportunità di lavoro e commercio. Molti di essi stanno vivendo la stessa situazione dei paesi europei dopo la Seconda Guerra Mondiale, negli anni Cinquanta e Sessanta. Se riusciranno a gestire bene le risorse naturali, iniziare il processo di industrializzazione e controllare demograficamente la loro popolazione questi paesi hanno ottime possibilità di raggiungere i paesi sviluppati entro il 2030 e il 2040. Uganda, Kenya, Rwanda e Tanzania, nell’Africa Orientale, possiedono già un forte sviluppo anche se la rivoluzione industriale non è ancora iniziata come da loro prevista e desiderata.
L’immigrazione verso l’Europa sta danneggiando i vostri paesi ma maggiormente danneggia l’Africa. Nelle vostre madre patrie stanno aumentando i conflitti sociali perché l’impatto con le diverse culture è reso difficile e conflittuale a causa del contesto di depressione economica che state vivendo. Aumenta inoltre le ideologie razziali rendendo più forti i partiti europei nazisti e di ultra destra con pericolose derive per le vostre deboli e malate democrazie. Ma è in Africa che i danni collaterali sono veramente drammatici e rischiano di compromettere la crescita economica. Visto che la maggioranza di immigrati appartengono alla classe media, hanno studiato e possiedono qualifiche e competenze professionali importanti come medici, tecnici IT e comunicazione, insegnanti, ingegneri etc, questo si tramuta in una fuga di cervelli dagli esiti catastrofici. Ironicamente questi immigrati altamente professionali raramente trovano in Europa un lavoro a loro adeguato accontentandosi di lavorare nelle fabbriche, nel settore informale, nei ristoranti o come mano d’opera occasionale nell’agricoltura.
L’immigrazione africana nasconde anche un aspetto criminale che è organizzato dall’Africa. Dietro l’immigrazione illegale non si nascondono i vostri network mafiosi ma i nostri. Attivissimi quelli Libici e Nigeriani. Le mafie europee possono collaborare o essere associate ma non hanno la minima possibilità di organizzare l’immigrazione dall’Africa. Le prostitute nigeriane che vi godete nelle strade e nei boschi dell’Italia non sono vittime di Cosa Nostra o di Ndrangheta ma della mafia nigeriana. Quelli che voi chiamate “scafisti” sono principalmente arabi dalla Libia. Raramente sono italiani. Come avveniva nel 1700 la moderna tratta degli schiavi dall’Africa è gestita dagli africani.
L’immigrazione africana è una diretta conseguenza della propaganda occidentale. Per mantenere il controllo sulle nostre risorse naturali i vostri governi stanno ancora diffondendo la propaganda della superiorità della cultura e società occidentale come avveniva nel periodo coloniale. Questo ci induce a pensare che in Europa non vi siano problemi, che la vita sia facile, il lavoro disponibile come le case confortevoli e le macchine di lusso. I vostri connazionali vengono in Africa e spendono i soldi come dei pazzi furiosi senza il minimo risparmio. Tutto questo induce molti africani naive ad identificare l’Europa come il loro El Dorado cercando di raggiungerlo a tutti i costi: sposando donne e uomini bianchi vecchi e grassi o affrontando viaggi infernali lungo il Mediterraneo. Chi lo fa dimostra di non aver cervello. Se uno è fortunato di poter possedere 5.000 dollari invece di affrontare viaggi che spesso mettono a rischio la propria vita o di essere costretto ad avere rapporti sessuali con esseri ripugnanti, potrebbe iniziare una media attività commerciale nel suo paese. Se gli affari vanno bene vivrebbe molto meglio che in Europa con statuto di immigrato.
Le proposte politiche europee di addolcire le leggi anti immigrazione richiamo di peggiorare la situazione e di aumentare l’immigrazione clandestina. La difesa militare dei confini europei è letteralmente un Non Sense. Allora che fare? Quali sono i giusti approcci al problema?
Un primo passo è interrompere le interferenze militari nei paesi stranieri. La mentalità europea per secoli ha creato una simbiosi tra la necessità di espandere la propria influenza e commercio con la violenza e le guerre. Questo è stata la normalità in Europa per secoli che ha originato la Guerra dei Cento Anni, la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Violenza e guerre sono i pilastri della conquista coloniale e il principio numero uno adottato dai vostri governi per le moderne relazioni con Africa, Asia e America Latina. Ogni paese che non accetta i vostri principi democratici (che si traducono nella supremazia economica occidentale e nel diritto di sfruttare le nostre risorse naturali) diventa un paese da destabilizzare e da accusare di violazioni dei diritti umani.
Anche se questo modus operandi è particolarmente utilizzato dagli Stati Uniti, l’Europa lo segue perché lo considera una normale e naturale strategia per imporre la sua supremazia nel mondo. Il caos del Medio Oriente, dalla Siria allo Yemen e le guerre civili create dall’Europa in Africa: dal Mali al Sud Sudan, creano come effetto collaterale l’aumento della immigrazione illegale. Oggi una forte percentuale di clandestini in Europa proviene dal Medio Oriente, per esempio. La mentalità bellica europea e occidentale associata al desiderio di supremazia, sta portando Stati Uniti ed Europa al fallimento perché non si può competere con l’approccio soft della Cina e dei paesi del BRICS. Si crea solo alienazione e rancore nei paesi del terzo mondo vittime di questo mentalità che a loro volta aumentano le attività terroristiche a livello mondiale. Mi ricordo ancora come siamo stati contenti ad apprendere la notizia dell’attacco terroristico a New York del 11 settembre. Molti di noi erano entusiasti e brindavano. Finalmente gli Americani Muoiono!
L’abbandono della deleteria mentalità bellica deve essere associato a serie politiche di sviluppo concentrate sui paesi africani dove è maggiore l’immigrazione per l’Europa. Le politiche di sviluppo devono includere il rafforzamento dei modelli di democrazia che non necessariamente devono essere simili ai vostri, equi scambi commerciali, concreta partnership per iniziare lo sviluppo industriale. L’Occidente sicuramente perderà qualche profitto e privilegio ma ci guadagnerà in stabilità e diminuirà l’immigrazione clandestina. Noi Africani non necessitiamo di qualcuno che si vuole imporre a tutti i costi. Necessitiamo di onesti partner che riescano a comprendere una semplice ma nascosta verità: il nostro sviluppo e benessere rafforzerà il vostro sviluppo e benessere.
Una volta consolidato questo nuovo approccio nelle relazioni internazionali, le politiche migratorie devono basarsi sul principio del libero movimento degli esseri umani, garantito ora solo per le merci e i flussi finanziari. Ognuno ha il diritto universale di vivere dove più gli aggrada. Opportunità di lavoro e studio devono essere assicurate ovunque e per chiunque. Se un italiano sceglie di vivere e lavorare in Congo deve essere il benvenuto e viceversa per un Congolese che decide di vivere e lavorare in Italia. Quello che è veramente importante è che la scelta immigratoria sia libera e non dettata da forze maggiori.
L’Europa deve comprendere che il suo tempo è finito. Il mondo si sta avviando verso una integrazione multiculturale. I Bianchi stanno perdendo la loro supremazia nonostante tutte le instabilità e guerre che costantemente creano. Per la conservazione della loro razza è mille volte preferibile un cambiamento di mentalità che porti a considerare gli stranieri, i negri, gli asiatici e latini come opportunità e non come nemici da sfruttare. Questi suggerimenti sono utopici, siete liberi di pensare. Ma tenete presente che questa è la solo occasione che rimane alla vostra razza a rischio di estinzione.
Fulvio Beltrami – – https://africanvoicess
Kampala, Uganda