La Corte costituzionale turca ha annullato una norma che prevedeva il reato di pedofilia per gli atti sessuali compiuti con minori di 15 anni. D’ora in avanti la violenza su un minore sarà considerata alla stregua di abusi sessuali ordinari. Lo riporta il sito di Hurriyet.
Le associazioni per i diritti dei minori hanno annunciano di voler ricorrere davanti alla Corte europea per i diritti umani. Una decisione, quella della Alta Corte di Istanbul, che rischia di costituire una sorta di amnistia per le nozze che coinvolgono le cosiddette ‘spose bambine’, che secondo alcune stime in Turchia sono già oggi circa 3,5 milioni.
La pronuncia, emessa dalla Corte con una maggioranza di 7 giudici contro 6, nasce da un rinvio da parte di un tribunale locale, secondo cui la legislazione vigente non permette di distinguere nei casi di abusi su minori tra quelli compiuti nei confronti di bambini piccoli e quelli che riguardano adolescenti dai 12 anni in su, che potrebbero avere consapevolezza della natura di un atto sessuale. In assenza di sospensive o marce indietro di altro tipo, la nuova normativa entrerà in vigore da gennaio. quotidiano.net