Il Fmi rivede al ribasso le stime per l’Italia, alla quale chiede di agire sul fronte delle banche che con i loro 360 miliardi di euro di crediti deteriorati nei bilanci frenano gli investimenti e la crescita. Un nodo da risolvere e per il quale un intervento pubblico ”e’ una delle opzioni in base alle norme esistenti.
Riteniamo che il contesto normativo attuale” offra ”abbastanza flessibilita”’ per affrontare la situazione, afferma Rishi Goyal, il capo della missione per l’Italia del Fmi. L’Italia e’ anche alle prese con un tasso di disoccupazione alto ma in calo graduale, dall’11,9% del 2015 passera’ all’11,4% nel 2016 e al 10,9% nel 2017, e con un debito elevato che e’ fonte di debolezza. ansa