Filippine, il presidente Duterte accusa di terrorismo Regno Unito e USA

 

(MOVISOL.org) La responsabilità britannica (specialmente di Tony Blair) per le guerre nell’Asia sudoccidentale e in Africa e per la diffusione a macchia d’olio del terrorismo è ormai comprovata dalla pubblicazione dell’Inchiesta Chilcot sulla guerra in Iraq, iniziata nel 2003.

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Il nuovo Presidente delle Filippine Rodrigo Duterte ha accusato il Regno Unito e gli Stati Uniti d’America di essere i principali responsabili della diffusione del terrorismo. Lo ha affermato rivolgendosi a un’organizzazione islamica, con parole incisive e assai originali.

Il titolo di Associated Press “Il Presidente delle Filippine biasima Stati Uniti e Regno Unito per la violenza nel Medio Oriente” apre su: “Il nuovo Presidente delle Filippine ha biasimato l’intervento degli Stati Uniti per i sanguinosi conflitti in Iraq e in altre nazioni del Medio Oriente… Il Presidente Rodrigo Duterte ha suggerito in un discorso pronunciato venerdì che la politica americana sia da biasimare per gli attacchi terroristici sul proprio suolo, dicendo che ‘non è il Medio Oriente ad esportare terroristi in America, [ma] l’America a importare terroristi‘”.

GAM News Service riferisce che Duterte ha affermato “Sono entrati con la forza in Iraq e hanno ucciso Saddam. Guardate l’Iraq di oggi. Guardate quello che è accaduto in Libia. Guardate quello che è accaduto in Siria”.

Riferendosi in modo chiaro all’Inchiesta Chilcot, ha aggiunto che “Dopo un’inchiesta durata quasi dieci anni, salta fuori che non c’erano le basi giuridiche per dichiarare guerra all’Iraq… è stata una guerra inutile”.

Duterte ha anche collegato la crisi in Medio Oriente alla violenza a Mindanao. Duterte e il suo Ministro della Difesa hanno già promesso che le forze armate filippine si concentreranno su Abu Sayyaf, i terroristi “collegati all’ISIS” nelle isole meridionali delle Filippine. L’esercito filippino ha confermato giovedì che almeno nove membri del gruppo terroristico sono morti e tredici sono stati feriti a Sulu, mentre è morto un soldato dell’esercito nazionale.