Commissione UE: dare casa e lavoro ai Rom

 

TimmermansFrans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “I Rom sono parte della nostra società e dell’Europa. La relazione giunge al momento opportuno per ricordare agli Stati membri che devono mostrare maggiore determinazione politica e onorare i loro impegni di integrare le comunità rom europee. Gli Stati membri dovrebbero avvalersi appieno delle politiche e degli strumenti giuridici e finanziari pertinenti per garantire le pari opportunità e l’inclusione dei Rom.”

Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: “Ma molto resta ancora da fare per l’inclusione dei Rom, in tutti i settori, dall’istruzione all’alloggio fino all’occupazione. L’anno scorso sono stati registrati alcuni sviluppi positivi, in particolare nel settore dell’istruzione. Tuttavia in alcuni Stati membri continua la segregazione dei bambini rom nel sistema scolastico e la Commissione ha dovuto adottare provvedimenti per garantire il rispetto della legislazione anti-discriminazione.”

La Commissione ha intensificato gli sforzi per garantire, anche a livello locale, la corretta attuazione della legislazione in materia di anti-discriminazione nei confronti dei Rom avviando procedure di infrazione qualora una normativa, ad esempio la direttiva sull’uguaglianza razziale, non sia adeguatamente applicata, in particolare nel settore dell’istruzione. La Commissione sostiene l’attuazione delle strategie per l’integrazione dei Rom degli Stati membri accordando finanziamenti nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020.

La relazione indica che gli Stati membri hanno conseguito progressi in numerosi settori, ma sono necessari ancora ulteriori sforzi.

I fondi dell’UE sono stati utilizzati meglio per l’integrazione delle comunità emarginate: i Fondi strutturali di investimento europei sostengono le misure di inclusione sociale per le comunità emarginate, il recupero delle aree urbane svantaggiate e gli investimenti in capitale umano. Numerosi Stati membri hanno introdotto una priorità di investimento specifica per l’integrazione delle comunità emarginate, quali i Rom, nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei, consentendo interventi esplicitamente mirati e un miglior controllo dei risultati. I punti di contatto nazionali hanno inoltre facilitato la distribuzione dei finanziamenti.

Una cooperazione più stretta è stata instaurata con la società civile e le autorità locali: molti Stati membri hanno istituito strutture di coordinamento per l’integrazione dei Rom con il coinvolgimento di diversi portatori d’interessi. Le strategie nazionali si traducono sempre più spesso in piani di azione locali e i punti di contatto nazionali per i Rom sono coinvolti più da vicino nell’utilizzare al meglio i fondi europei. La Commissione sosterrà gli Stati membri nello sviluppo di piattaforme nazionali per l’inclusione dei Rom al fine di garantire una cooperazione più efficace sul terreno.

La Commissione invita gli Stati membri a intensificare gli sforzi per applicare la legislazione in materia di anti-discriminazione ed eliminare la segregazione nei settori dell’istruzione e degli alloggi e prevenire gli sgomberi forzati. La Commissione esorta gli Stati membri a far prova di maggiore volontà politica e ad adottare una prospettiva a lungo termine per combattere la discriminazione a danno dei Rom.

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