Un «treno lumaca» sulla linea del Brennero verso nord, ieri mattina all’alba, ha rallentato per qualche ora tutta la circolazione ferroviaria sulla tratta Verona-Bolzano dove un’ottantina di persone di origine africana era a bordo senza biglietto. Nessuna intenzione di pagare il viaggio, da parte loro. E neppure di scendere dai vagoni.
Così il regionale 10962 di Trenitalia, partito dalla stazione di Verona Porta Nuova alle 5,25 e diretto a Bolzano, ha viaggiato a singhiozzo fino a Trento, dove è arrivato con 98 minuti di ritardo. Ventisei minuti li aveva già presi a Verona. A Domegliara ne ha accumulati altri 58. Poi altri 14 minuti di ritardo li ha collezionati nelle fermate successive di Peri, Ala e Borghetto. Con questo ritmo è arrivato a Trento alle 8.06. A Bolzano, comunque, questo treno non ci è arrivato mai.
Disagi a parte, «lo spettacolo non è stato dei migliori», affermano alcuni testimoni. Tanta confusione, qualche urlo, spintoni: le decine di uomini e donne senza biglietto sono parsi irremovibili, nel viaggiare gratis. «Molti non sono nemmeno scesi dai vagoni e quelli che sono scesi non erano per niente tranquilli», spiega un professionista che frequenta spesso la stazione di Domegliara per recarsi al lavoro a Trento.
Al capotreno del regionale 10962, infatti, alle prese con la massa recalcitrante dei non paganti, non era rimasto che avvisare la polizia ferroviaria. Gli agenti della Polfer sono intervenuti a sedare gli animi, ma soprattutto a evitare che i «portoghesi» non scendessero dalle vetture per salire su un altro mezzo in arrivo. Sempre senza biglietto, ovvio.