Le milizie di Misurata, fedeli al governo di riconciliazione nazionale di Tripoli, hanno confermato all’emittente televisiva “al Jazeera” che “gli uomini dello Stato islamico (Is) si stanno preparando a fuggire da Sirte”. Le forze di Misurata, fedeli al governo di accordo nazionale di Tripoli e impegnate nell’operazione nome in codice “Costruzione sicura” (nota anche come Edificio solito, Costruzione stabile, a seconda della traduzione dall’arabo), stanno cercando di circondare Sirte.
Il portavoce dell’operazione militare, maggiore Mohammed al Ghasri, ha annunciato di “avere informazioni che confermano che i miliziani dello Stato islamico stanno preparando i loro gommoni per lasciare Sirte tramite le acque del Mediterraneo”.
L’ufficiale ha confermato l’uso da parte dei jihadisti dei civili come scudi umani per rallentare l’avanzata delle truppe di Misurata. Grazie ai raid aerei dei caccia da guerra (vecchi MiG-21 e MiG-23) decollati da Misurata, ieri le truppe fedeli al governo di accordo nazionale libico hanno compiuto importanti progressi. Violenti scontri a fuoco si sono registrati tra le milizie di Misurata e lo Stato islamico, che hanno consentito alle primi di avanzare su Sirte con la dovuta cautela per la presenza di mine e trappole esplosive piazzate lungo la strada dagli uomini del sedicente “califfato”. Agenzia Nova
E’ morto ieri in combattimento nella periferia di Sirte uno dei capi delle milizie libiche dello Stato islamico (Is). Si tratta di Mohammed Omar Ashkal, noto col nome di battaglia di Abu Salam al Sharifi, figlio dell’ex coordinatore dei Comitati rivoluzionari di Sirte. Il padre era un esponente di spicco del regime di Muhammar Gheddafi e considerato suo stretto collaboratore. Secondo fonti locali citate dal sito informativo libico “al Wasat”, al Sharifi è morto negli scontri avvenuti ieri nella zona di al Bakharia, ad ovest di Sirte, dove è in corso l’avanzata delle milizie di Misurata che fanno capo all’operazione dal nome in codice “Edificio stabile”. Con lui sono morti altri esponenti dello Stato islamico come Mohammed al Shawi ed altri tunisini e egiziani. Ieri un comunicato dell’operazione “Costruzione solida”, pubblicato sul social network Facebook dalle milizie di Misurata, aveva riferito dell’uccisione di Khalid Aslhaib, uno dei più pericolosi terroristi attualmente presenti in Libia, considerato il coordinatore dell’Is in Africa del nord e mente degli attentati al Museo del Bardo di Tunisi. L’uomo era stato nominato direttamente dal leader dell’Is, Abu Bakr al Baghdadi, come coordinatore delle attività militari del gruppo in Africa settentrionale (Agenzia Nova)