I Fratelli musulmani mettono le mani sulle liste del Partito democratico a Milano.
E ipotecano le scelte di Giuseppe Sala, in caso di vittoria alle comunali, sulla futura costruzione della mosche nel capoluogo lombardo. La testa di ponte dei Fratelli musulmani sarà Sumaya Abdel Qader che il Pd milanese ha voluto inserire nelle proprie liste. “Questo è un tema molto delicato – ha commentato il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi – i Fratelli Musulmani sono molto rischiosi”. […]
Come scrive Sergio Rame sul Giornale, la situazione è tutt’altro che conciliante. Sumaya Abdel Qader milita nel Progetto Aisha che si ispira alla “sposa bambina” di Maometto. Il Profeta la fece sua moglie quando la piccola aveva dodici anni, ma i due stavano insieme già quando lei ne aveva sette. È proprio su queste nozze che sono state pronunciate le fatwe che nei Paesi islamici giustificano i matrimoni con le bambine.
Subito dopo i macabri fatti di Colonia, Sumaya Abdel Qader aveva dichiarato: “Il problema di scarso rispetto nei confronti delle donne non è legato soltanto all’islam ma anche a fattori diversi, come per esempio l’introduzione della pornografia – tipico prodotto occidentale – in contesti più arretrati e chiusi. La fruizione del porno da parte di uomini che non possono culturalmente e socialmente dare sfogo ai loro impulsi – aveva giustificato – può portare alle molestie“. Oltre a far parte del direttivo del Coordinamento associazioni islamiche di Milano (Caim), Sumaya Abdel Qader è anche la responsabile della sezione “Youth & Students” della Federazione delle organizzazioni islamiche in Europa che è considerata una costola della Fratellanza Musulmana a Bruxelles.
Nell’estate 2015, in occasione dell’Assemblea generale della Femyso – che si è tenuta tra l’altro presso la sede della controversa organizzazione turca del Milli Gorus a Colonia – la candidata è stata persino insignita con un premio per le sue attività. Per seguire le attività internazionali Sumaya vola in Finlandia, in Turchia, in Malaysia dimostrando che Milano e l’Italia sono solo una piccola parte di un microcosmo e di un progetto ben più vasto. Ma la domanda che più preme e che la sinistra milanese dovrebbe porsi è perché mai la Abdel Qader getti un velo sui propri incarichi che la vedono impegnata ai più alti livelli della fratellanza europea, di cui tra l’altro il suocero Maher Kabakebbji e la suocera Souheir Katkhouda sono parte integrante.
Dicono bene Trump Putin Le Pen Salvini: distruggeremo daesh.
Ora bombardano in preparazione dell’attacco di terra. Il mondo di oggi non può vivere secondo le regole del Corano……………….hanno appena 1400 anni!
Se non facciamo qualcosa SUBITO, ce ne pentiremo, ma troppo tardi!
…e le pecore del PD la voteranno pure! L’Italia andrà in pezzi in mano a sta gentaccia e io spero di essere morto!