L’Isil ha rivendicato l’omicidio di un professore universitario in Bangladesh, sostenendo che facesse “proselitismo ateo”. L’uomo, che insegnava inglese all’Università di Rajshahi, duecento chilometri a nord di Dacca, è stato ucciso a colpi di machete. Una sorte che i fondamentalisti hanno già inferto anche ad altri intellettuali.
Rezaul Karim Siddique scriveva poesie ed era anche un musicista, fondatore di due associazioni culturali. Il fratello, Sajidul Karim Siddique dice: «Era un uomo semplice e calmo, non aveva nemici, non perché lo abbiano ucciso». I suoi colleghi testimoniano che il professore non si era mai occupato di religione e in particolare di Islam
L’attentato è stato rivendicato dal network Amaaq dell’Isis